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G7 in Giappone, i leader avvertono la Cina: "No a militarizzazione e coercizione economica"

La dichiarazione congiunta pubblicata nel secondo giorno di lavori a Hiroshima: "Impegno verso un mondo senza armi nucleari". E sul clima: "Emissioni zero al più tardi nel 2050". Meloni incontra Macron e Zelensky

I leader dei Paesi del G7, riuniti nel summit annuale a Hiroshima, in Giappone, hanno avvertito che qualsiasi tentativo di "coercizione economica" avrà "conseguenze". Si tratta di un messaggio principalmente destinato alla Cina, che tuttavia non viene citata esplicitamente. Pechino è stata però messa in guardia in modo diretto sulle sue "attività di militarizzazione" nella regione dell'Asia-Pacifico. In una dichiarazione congiunta diffusa a vertice ancora in corso, il G7 hanno esortato la Cina "a fare pressioni sulla Russia affinché fermi la sua aggressione militare e ritiri immediatamente, completamente e incondizionatamente le sue truppe dall'Ucraina".

Fotogallery - G7 in Giappone, seconda giornata di lavori a Hiroshima

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"Esprimiamo seria preoccupazione per la coercizione economica e chiediamo a tutti i Paesi di astenersi dal suo uso, che non solo mina il funzionamento e la fiducia nel sistema commerciale multilaterale, ma viola anche l'ordine internazionale" e "in definitiva compromette la sicurezza e la stabilità globali". Nel testo firmato dai leader si legge ancora: "Ai nostri rispettivi livelli nazionali, utilizzeremo gli strumenti esistenti, ne rivedremo l'efficacia e ne svilupperemo di nuovi, se necessario, per scoraggiare e contrastare l'uso di misure economiche coercitive".

Biden: "Libereremo per sempre il mondo dalle armi nucleari"  Joe Biden ha promesso di lottare per un mondo libero dalle armi nucleari. "Possano le storie di questo Museo ricordarci tutti i nostri obblighi per costruire un futuro di pace", ha scritto il numero uno della Casa Bianca nel Libro d'Onore del Peace Memorial Museum di Hiroshima, dedicato alle vittime della prima bomba atomica sganciata nel 1945 dagli Stati Uniti. "Insieme continuiamo a fare progressi verso il giorno in cui potremo finalmente e per sempre liberare il mondo dalle armi nucleari".

Clima, emissioni zero al più tardi entro il 2050  I Sette hanno poi annunciato una cooperazione "più forte per affrontare la crisi climatica e accelerare la transizione globale verso l'energia pulita per raggiungere emissioni nette pari a zero al più tardi entro il 2050". I leader riuniti a Hiroshima ribadiscono dunque l'impegno per il rispetto degli Accordi di Parigi. "Riconosciamo che gli investimenti pubblici e privati nelle industrie del futuro saranno necessarie per raggiungere questi obiettivi. È inoltre necessaria un'ulteriore cooperazione per colmare la carenza di investimenti per la transizione energetica pulita, per ridurre il costo della transizione energetica in tutto il mondo".

Meloni incontro Macron, Zelensky e von der Leyen  A margine del summit, Giorgia Meloni ha tenuto una serie di bilaterali coi leader presenti. Il primo è stato il presidente francese Emmanuel Macron, col quale ha parlato circa 45 minuti. Il presidente del Consiglio ha poi incontrato Zelensky, da poco giunto in Giappone. Infine il premier ha tenuto un colloquio con Kristalina Georgieva (dell'Fmi) e Ursula von der Leyen, incentrato in particolare sul tema migranti e sulla Tunisia.

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