Cosa accadde le ore prima del delitto di Saman Abbas? Nuove immagini a "Quarto Grado" tratte dalle telecamere di videosorveglianza intorno alla cascina di Novellara documentano i movimenti dei parenti poche ore prima dell'uccisione della 18enne di origine pakistana, la notte del 30 aprile 2021. La telecamera posizionata su una casa rossa a 50 metri dalla cascina dove risiedono i coniugi Abbas filma il padre Shabbar mentre si dirige verso il casolare del fratello Danish. Secondo la Procura il colloquio, durato circa un'ora, è servito per mettere a punto il piano per il delitto della ragazza. Le telecamere immortalano poi il fratello minore di Saman mentre cerca di mettersi in tutti i modi in contatto col padre, forse per sventare il piano. Il giovane inforca la bici e corre verso casa dello zio ma, come mostrano le immagini dalla casa rossa, non vedendo la risposta del padre fa marcia indietro.
Per la prima volta intanto il padre Shabbar Abbas si è video-collegato dal carcere di Ayala, in Pakistan dove è detenuto per un altro reato col processo in corso a Reggio Emilia. Dopo vari rinvii per "problemi tecnici" l'uomo non ha però rilasciato dichiarazioni. Con l'aiuto di un interprete Shabbar ha ascoltato la deposizione di uno dei carabinieri del nucleo investigativo del comando di Reggio Emilia che ha parlato dei tabulati telefonici e dei filmati di videosorveglianza. Il 26 maggio si terrà un'udienza, forse decisiva, per l'estradizione dal Pakistan in Italia.
Nella relazione preliminare medico legale e anatomopatologica i periti, nominati dalla Corte di assise di Reggio Emilia, sono arrivati alla conclusione che Saman Abbas è morta "strozzata o strangolata". Per l'omicidio della 18enne pakistana, il cui corpo è stato rinvenuto nei pressi di un casolare dopo l'indicazione fornita dallo zio Danish lo scorso novembre, la Procura ha accusato cinque parenti: i genitori, lo zio e due cugini.