Les Filles D’Eva è il brand di moda prêt-à-porter, acquistabile in un click, che nasce dall’estro creativo e fantasioso del noto stilista emiliano Matteo Manzini. Una linea che si affida interamente alla vendita online, puntando al fast-selling a prezzo accessibile, senza però rinunciare alla qualità dei materiali e al ricercato gusto estetico del suo fondatore.
Alla base del progetto l’affermazione di una donna nuova, giovane, giocosa, femminile, audace, indipendente, sicura di sé. La discendente di diritto della prima donna, Eva, colei che non teme niente e nessuno, figuriamoci se stessa e i propri desideri.
La collezione Primavera-Estate 2023 si ispira alla fine degli anni ’50 e a Les Collettes, ultima residenza del pittore francese Pierre-Auguste Renoir. I motivi floreali richiamano le pennellate di colore dell’impressionismo, mentre i pattern vichy rimandano alla tovaglia bucolica di un classico pic-nic sui prati, ma anche alle scelte di stile anticonformiste della musa Brigitte Bardot.
Il colore si trasforma in un inno alla vita. Le tinte tenui si alternano alle nuances più decise e brillanti, come il verde acqua, il turchese, il lilla, il rosa, il fucsia e il giallo. Il bon ton si veste di ingenua sensualità attraverso i set coordinati, vivaci, chic e funny, adatti per ogni occasione.
Mini-skirt fascianti da indossare con top abbinati, impreziositi da vezzosi colletti ricamati nelle tonalità pastello, set dai colori sgargianti e dai dettagli irriverenti, come romantici cuori fucsia e spiritosi patch a fiori. Le gonne sono sfacciatamente corte, da portare con stivali a tubo o décolleté altissime, in omaggio alle intramontabili dive della Croisette.
Chi è Matteo Manzini? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di formazione?
Sono originario di Reggio Emilia, dove ho iniziato i miei studi e frequentato il liceo artistico. Da adolescente ero già un sognatore, sempre con la testa tra le nuvole, senza essere però un ribelle, come spesso lo erano invece i miei coetanei. Anziché iscrivermi alla facoltà di architettura, secondo il percorso tracciato che tutti si aspettavano da me dopo il diploma, il massimo della mia stravaganza è stato provare a laurearmi al DAMS di Bologna, con scarsi risultati perché non era quello che avrei voluto davvero per il mio futuro. Dopo due anni, ho quindi deciso di mettere ordine nella mia vita e mi sono laureato in Comunicazione e Marketing. È stato allora che ho potuto dedicarmi a quello che realmente mi faceva stare bene e che mi aveva sempre fatto sognare sin da piccolo: la moda. Mi sono trasferito a Londra, inizialmente per un'esperienza lavorativa da commesso, poi per rimanere lì in pianta stabile studiando presso la Central Saint Martin College of Arts. Dopo anni turbolenti e cupi, in quella scuola più simile a Hogwarts che ad una vera università, sono stato libero di vivere il mio sogno!
La tua passione per la moda, in particolare, da dove nasce?
Sin da piccolo i miei genitori, ogni mattina prima di andare al lavoro, mi portavano da mia nonna che era una sarta. I miei giochi di bambino erano nascosti dentro la sua macchina da cucire. Trascorrevo inoltre molto tempo nel negozio di abbigliamento di mia zia Marisa, a Rubiera, Reggio Emilia. Mia zia, che ha svolto un grande ruolo nella mia formazione, era a sua volta sarta e aveva studiato presso l’atelier delle sorelle Fontana, che hanno fatto la storia della moda italiana dagli anni ’40 in avanti. Sono quindi cresciuto in un ambiente votato al bello, attento ai dettagli e al Made in Italy.
Quando e com’è nato il brand Les Filles D’Eva? Come mai la scelta di questo nome?
Il brand Les Filles d’Eva è nato durante il primo lockdown del 2020. Tutti i negozi erano chiusi, non si sapeva cosa sarebbe accaduto e dovevo trovare un modo per lavorare. L’alternativa, in quel momento, era solo l’online. Così mi sono fatto aiutare da amici che si occupavano di drop shipping dall’estero e ho iniziato a creare i primi capi per il mio e-commerce. Dovendo vendere online, il prodotto finito doveva avere un prezzo competitivo e non volevo quindi utilizzare il nome del mio primo brand, i cui abiti, totalmente Made in Italy, si sono sempre posizionati in un alto segmento di mercato. Ho così deciso di aprire questa seconda linea più veloce e divertente, proponendo una collezione che tutte le donne, di diverse forme ed età, potevano indossare. Un total look alla portata di tutti, ma sempre all’insegna del mio gusto. Il guardaroba delle mie amiche, delle mie girls: Les Filles d’Eva, appunto. Eva perché il mio secondo nome è Evandro oppure Eva come la prima donna, affinché ogni donna che indossi un mio abito si senta la più bella e la più importante…a voi la scelta!
Quali sono le cifre stilistico-distintive delle tue creazioni?
Innanzitutto l’eleganza, sempre e alla base di tutto. Anche un abito provocante deve risultare fine e garbato sulla silhouette di colei che lo indossa. Quindi l’unicità, affinché ogni donna si senta speciale. Infine la femminilità, che intendo valorizzare attraverso le linee dei miei capi. Chiunque si vesta con una delle mie creazioni deve sentirsi sicura della propria bellezza.
Quali sono le tue nuove proposte per la SS23?
Le proposte per questa SS23 sono indubbiamente un ritorno agli anni 2000, secondo la mia personale interpretazione di eleganza e femminilità. Abitini di georgette leggerissima con bustier per mettere in risalto il punto vita, il completo con top a bandana e pantalone a vita alta svasato sul fondo, tutto rigorosamente nelle mie stampe di stagione. Ed ancora tutti gli abiti bustier con piccole ruches, perfetti per i matrimoni e qualunque tipo di festa. Per il daily invece ho pensato a tante varianti di camicie, alcune più over altre più sfiancate, alcune con maniche a palloncino altre con tagli più maschili. Infine nelle mie collezioni troverete sempre un pizzico di tweed…quel tocco retrò che è sempre attuale.
A quale figura femminile si rivolgono gli abiti Les Filles D’Eva?
Quando realizzo le mie collezioni faccio riferimento a tante figure femminili diverse. Principalmente, tuttavia, mi piace pensare alle attrici francesi degli anni ’60-’70-’80: adoro la loro sensualità sussurrata, mai troppo provocante o volgare, quella sicurezza sfrontata e quel “Je ne sais quoi” ricco di fascino e seduzione. Curate senza essere stucchevoli, nella loro sofisticata naturalezza, quasi come se si fossero appena svegliate…tra le tante, penso a Catherine Deneuve, Romy Schneider, Vanessa Paradis, Anouk Aimee, Carole Bouquet, Grace Jones...
Cosa sogni per il tuo futuro e per quello del tuo brand?
Per il mio futuro sogno innanzitutto uno sviluppo ancor più importante verso l’estero. Mi piacerebbe fare dei trunk show nei negozi che venderanno Les Filles D’Eva, aprire un mio showroom a Parigi e anche un atelier dove realizzare capi su misura per eventi speciali.