Quasi 12 milioni di italiani (11,5) affida la gestione dei propri risparmi ai fondi comuni con un investimento medio pari a 45mila euro. L'età media dei sottoscrittori è di 61 anni, con la generazione dei boomers che pesa per il 41% del totale, seguita dai risparmiatori della generazione X (28%), mentre le generazioni più anziane (ultra 77enni) rappresentano il 18,5% e i più giovani (millennials e generazione Z), il 13%. E' la fotografia che emerge dall'Osservatorio annuale sui sottoscrittori di fondi comuni curato dell'Ufficio Studi di Assogestioni, presentato durante il Salone del Risparmio.
Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte sono le Regioni con il tasso più alto di investitori in fondi rispetto alla popolazione residente. L'importo investito è più basso per i sottoscrittori di fondi italiani (27mila euro), e più elevato per i sottoscrittori di fondi esteri (52mila euro). In particolare, il versamento unico (Pic) rimane la forma prevalente, scelta dal 62% dei risparmiatori, mentre la quota dei sottoscrittori che investe prevalentemente tramite piani di accumulo (Pac) è pari al 22% e in forma mista il 16%.
"Tra le evidenze più interessanti dell'Osservatorio - sottolinea Riccardo Morassut, Senior Research Analyst dell'Ufficio Studi di Assogestioni - emerge la scelta degli investitori under 40, che individuano nel Pac il proprio prodotto preferito di investimento: infatti, supera il 50% la quota dei sottoscrittori più giovani che investe attraverso piani di accumulo. Viceversa, oltre il 70% dei Boomers, sceglie di investire in un'unica soluzione". In generale, la quota di investitori "può aumentare ancora, proporzionalmente alla crescita del livello di alfabetizzazione finanziaria degli italiani".