Maltempo, in Emilia-Romagna 9 morti | Allerta anche per giovedì | Migliaia gli sfollati
In alcune aree è caduto in 36 ore più del doppio dell'acqua che di solito fa in media nel mese di maggio Esondati tutti i fiumi. Bonaccini: "Moltissimi gli evacuati", tra cui 3mila a Bologna, 5mila a Faenza e 5mila nel Ravennate
È drammatico il bilancio per l'ondata di maltempo che ha investito l'Emilia-Romagna: le vittime sono almeno nove. Una quantità di pioggia mai vista, che in poche ore ha fatto salire il livello dei corsi di acqua fino a farli esondare. Praticamente tutti i corsi d'acqua che si trovano fra Rimini e Bologna, ventuno in tutto, hanno rotto gli argini o sono esondati allagando vaste zone. È finita sott'acqua Faenza, una parte di Cesena e di Forlì e molti altri grandi centri abitati. In alcune zone, in pochi minuti l'acqua è salita, raggiungendo anche i primi piani delle case. Il ministro Musumeci: "Allagati 24 Comuni, tutti i fiumi sono esondati. Proporrò al Cdm di destinare altri 20 milioni di euro alla Regione, in aggiunta ai 10 milioni già deliberati il 4 maggio". Allagato il tratto romagnolo dell'A14. Il premier Meloni: "Massima disponibilità ad aiutare l'Emilia-Romagna".
Intrappolati nei piani bassi o nelle auto -
Le vittime sono persone che non sono riuscite a mettersi in salvo e sono rimaste intrappolate nei piani bassi delle case o nelle automobili. La furia delle esondazioni è stata impetuosa: una donna di Ronta di Cesena è stata ritrovata sulla spiaggia di Cesenatico. Il Savio ha trascinato il cadavere per venti chilometri in poche ore.
In tutta la Romagna è stata una giornata di soccorsi frenetici, per cercare di riuscire a salvare tutte le persone in difficoltà e raggiungere quelle che non si trovavano. Un'impresa resa particolarmente complicata anche dai continui blackout alle linee elettriche e telefoniche, con molte strade raggiungibili solo con i gommoni e con una vasta area isolata dal resto d'Italia: treni fuori servizio, autostrada per quasi tutto il giorno impercorribile, moltissime strade chiuse.
L'allerta rossa era stata diramata da giorni e la perturbazione violentissima era attesa: le aree più a rischio sono state fatte evacuare, le persone invitate a salire ai piani alti delle case. Migliaia di persone hanno lasciato le abitazioni. La pioggia (in alcune aree è caduto in 36 ore più del doppio dell'acqua che di solito fa in media nel mese di maggio) è arrivata su un terreno messo a dura prova dall'alluvione di due settimane fa. La situazione è migliorata quando si è rasserenato il cielo: dal primo pomeriggio di mercoledì la pioggia si è fermata.
Allerta rossa per giovedì -
L'emergenza non è finita: anche per giovedì, infatti, sarà in vigore su tutta l'area l'allerta rossa, anche petche il livello di quasi tutti i fiumi continua a essere sopra la soglia d'emergenza e sono previste nuove piene che potrebbero mettere a dura prova argini indeboliti o danneggiati e gli oltre 200 movimenti franosi che riguardano la collina e la montagna.
Fiumi esondati -
Sempre giovedì, fra Cesena e Bologna le scuole resteranno chiuse e potrebbero esserci disagi negli spostamenti. Fra i fiumi esondati ci sono il Lamone a Faenza, il Savio a Cesena, il Montone a Forlì. Anche il Santerno, che costeggia l'autodromo di Imola dove nel fine settimana si sarebbe dovuto svolgere il Gran Premio dell'Emilia Romagna e del Made in Italy, poi annullato dagli organizzatori per non ostacolare i soccorsi, ma anche per l'inopportunità di radunare decine di migliaia di persone in un'area a rischio.
Il Consiglio dei ministri e l'emergenza maltempo -
Martedì prossimo il Consiglio dei ministri si riunirà per affrontare i temi dell'emergenza maltempo. La premier Giorgia Meloni ha assicurato la massima disponibilità ad aiutare le zone colpite. Lo strumento, come ha anticipato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi arrivato a Bologna per incontrare la Protezione civile che stava coordinando i soccorsi, potrebbe essere quello di un decreto legge. Previsto pure lo stop agli obblighi fiscali. "A pochi giorni dall'anniversario del sisma del 2012 - ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini - questo, per noi, è come se fosse un nuovo terremoto". Sempre Bonaccini ha ricordato il numero degli sfollati destinato a salire: "3mila a Bologna, 5mila a Faenza e 5mila nel Ravennate".