Si terranno tra il 6 e il 9 giugno 2024 le prossime lezioni europee. Il Coreper, il consiglio dei rappresentanti permanenti dei governi all’Unione Europea, ha deciso per queste giornate dopo il tentativo del Parlamento Europeo di anticiparle a fine maggio, senza però trovare un accordo. La decisione degli Stati membri sarà ora finalizzata al prossimo Consiglio utile, probabilmente già il 22-23 maggio. In Italia, dove tradizionalmente si vota la domenica (quindi il 9 in questo caso), si voterà per l'elezione dei 76 eurodeputati, tre in più rispetto alle ultime elezioni del 2019.
Come funzionano le elezioni europee -
Solitamente le votazioni si svolgono nel corso di una giornata, che varia di nazione in nazione. I candidati e le candidate si presentano alle elezioni in quanto membri di partiti politici nazionali ma, una volta eletti deputati e deputate al Parlamento Europeo, la maggior parte di loro decide di aggregarsi a un gruppo politico transnazionale. Ogni stato elegge un numero di deputati che varia a seconda della popolazione, anche se non si tratta di un sistema rigidamente proporzionale, in quanto gli stati più piccoli hanno comunque un maggior numero di rappresentanti rispetto a quelli previsti. Attualmente il numero di deputati e deputate al Parlamento europeo varia tra i 6 di Malta, Lussemburgo, Cipro ed Estonia e i 96 della Germania. A seguito delle elezioni, il Parlamento vota per eleggere il nuovo Presidente della Commissione europea, l'organo esecutivo dell'UE, e per approvare l'intera squadra dei commissari.
La situazione in Italia -
Nel nostro paese ci sono cinque circoscrizioni elettorali europee, di dimensione sovra-regionale. Un candidato può presentarsi in più circoscrizioni. Gli elettori scelgono tra i candidati presenti nelle liste della propria circoscrizione di residenza: Nord Occidentale, Nord Orientale, Centrale, Meridionale, Insulare. In Italia si utilizza il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità d'indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti ricevuti. Per i partiti la soglia di sbarramento da superare per eleggere i propri rappresentanti è fissata a quota 4%.