"Le attrici che denunciano molestie cercano pubblicità", queste parole di Luca Barbareschi criticando di nuovo il #MeToo hanno suscitato nei giorni scorsi diverse polemiche. L'attore non è nuovo a dichiarazioni simili e per questo "Le Iene", con Roberta Rei e Nicola Remisceg, sono tornate a parlare del movimento partito negli Usa con il caso del produttore Harvey Weinstein. Il programma di Italia 1 ha raccolto i racconti di 15 donne vittime di molestie e abusi sessuali subiti nel mondo del cinema anche in Italia.
Molte di queste attrici, al momento di fantomatici provini o colloqui di lavoro, si sono ritrovate in situazioni molto spiacevoli subendo da registi e produttori palpeggiamenti e ricevendo richieste esplicite di ogni tipo: "Dovevamo simulare una situazione intima - racconta una di loro al programma di Italia 1 -, avevo 20 anni ed ero all'inizio. Non capivo quanto un regista potesse spingersi oltre durante un provino. Ha provato a togliermi la maglietta, a infilarmi le mani sotto la maglietta e a togliermi i pantaloni. Non stavamo più recitando...".
Un'altra, invece, ricorda le parole che le sono state rivolte durante la sua audizione: "Adesso facciamo è il nostro primo appuntamento, siamo appena usciti - le aveva detto il regista -. Mi inizia a baciare, mi prendeva il collo, mi ha messo le mani sotto la maglietta. Mi toccava il seno, il sedere". E ancora un'altra testimonianza: "Il mio regista mi disse: adesso prepariamoci e girati... quindi io mi sono girata. Mi ha chiesto: sei pronta? Mi giro e lo vedo completamente nudo".
In altri casi, alcune attrici si sono ritrovate in situazioni anche peggiori, senza avere via di scampo: "Durante il mio provino ho visto che la porta era chiusa e sulla serratura non c'era la chiave - racconta un'altra attrice -. Lui nel frattempo ha cominciato a spogliarsi, fino a che non è rimasto nudo". In alcuni casi, il rifiuto delle ragazze non sempre è servito: "Lui era eccitato dal fatto che io lo stessi rifiutando perché ero a disagio".