storie di moda

Monte Sharp. Borse d’avanguardia 100% artigianali

Borse iconiche dall’eleganza sofisticata realizzate secondo forme geometriche perfette

di Elena Misericordia

Il Monte Sharp, una delle cime più alte della superficie di Marte, con le sue stratificazioni geologiche, rappresenta una sorta di libro di storia nel quale sono custodite le affascinanti mutazioni che avvolgono di mistero la vita del pianeta rosso. Da questa formazione montuosa inesplorabile, seducente ed enigmatica, trae spunto e ispirazione il designer Alfredo Di Mauro per dar vita alle sue preziose sculture di pelle. 

Monte Sharp, appunto, è il nome del brand di borse di cui l’architetto italo-venezuelano è il direttore creativo.

Un progetto 100% Made in Italy, che valorizza l’esperienza dei piccoli artigiani del distretto fiorentino, custodi delle antiche tradizioni familiari dei maestri pellettieri. Le borse Monte Sharp, in pregiata pelle di vitello, vengono tutte confezionate a mano: per realizzare ogni singolo pezzo occorrono oltre due giorni di lavoro, senza alcun coinvolgimento nei processi industriali.

Al centro del progetto la geometria delle forme, punto di partenza essenziale per l’ideazione di ogni cosa, secondo quella proporzione perfetta che governa il canone estetico di bellezza assoluta. Rocket Girl, RSVP, Snack, Spritz, The Club e The Lift sono i sei modelli realizzati nel primo drop di collezione. 

Questa reinterpretazione, contemporanea e versatile, degli accessori iconici del guardaroba di famiglia, si traduce in linee pulite ed essenziali, ma anche in una cura minuziosa per la manifattura di ogni singolo dettaglio. Il design innovativo e avanguardistico si coniuga quindi con le antiche tecniche artigianali di lavorazione della pelle.

Borse dall’eleganza sobria e, al tempo stesso, sofisticata ed ironica, pensate per essere indossate all day long dalla donna contemporanea, forte ed audace, in tutte le occupazioni della vita quotidiana. 

Clutch bag, wrislet bag, hobo bag, tote bag, si sviluppano attraverso forme geometriche perfette. Triangoli, quadrati e rettangoli, in estensione volumetrica 3D, sulla superficie dei quali vengono impressi dei simboli speciali: un messaggio valoriale segreto, rivolto a tutte le donne di una community esclusiva ed elitaria, come il monte a cui si ispira.

Chi è Alfredo Di Mauro? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di formazione? 

Nato a Caracas, figlio di immigrati italiani, sono un architetto appassionato di design. Ho trascorso la mia vita tra l’Italia e il Sud America, mi sento quindi tanto italiano quanto venezuelano. Ho studiato scultura, la mia formazione nasce da lì; successivamente mi sono laureato in architettura. Ho lavorato come architetto seguendo progetti di design in vari paesi, svolgendo al tempo stesso, in Venezuela, la professione di docente presso la facoltà di architettura della UJMV e l’Instituto De Diseño de Moda. 

Quando e com’è nato il brand Monte Sharp? Come mai la scelta di questo nome? 

L’idea del brand è nata in Venezuela quando, a casa di un’amica, mi è stato mostrato il contenuto del suo enorme “vestier” ereditato dalla mamma. Lei, in realtà, non indossava quasi nessun capo di tutta quella meraviglia, perché nessun pezzo rispecchiava il suo stile. In quel momento esatto ho pensato che sarebbe stata una grande idea rendere quegli abiti e accessori più comodi, street, daily e facili da indossare, più vicini quindi alla generazione Z. Così mi sono trasferito a Firenze e da lì il mio progetto ha preso forma. Ho subito cercato i migliori artigiani che potessero dare vita ai miei disegni e alle mie idee, creando le borse che immaginavo nella mia testa.  “Monte Sharp” esiste davvero, è una montagna sul pianeta Marte. Un luogo stupefacente e bellissimo, interessante e unico, raggiungibile soltanto con l’intelligenza. Esso rappresenta il mondo interiore di tutte le persone che indossano una mia creazione.

Perché la borsa? Cosa rappresenta per te questo accessorio?

Vivendo in Toscana, ho accesso diretto ai migliori pellami e posso entrare in contatto con gli artigiani più esperti del mondo. Se unisco questi due fattori, posso creare delle "sculture di pelle", che sarebbero molto difficili da realizzare altrove. Con i miei progetti cerco di creare oggetti che massimizzino i benefici della pelle e dell'artigianato. La pelle è un materiale molto nobile che può essere portato sino ai traguardi che un designer e un artigiano desiderino porsi. Nel mio caso, l’obiettivo è creare arte che possa essere indossata.

Da architetto a fashion designer. Che ruolo svolge la geometria nel tuo processo creativo? 

La geometria è essenziale: è la scienza che studia le forme, le dimensioni e le proprietà degli oggetti. La sua applicazione è cruciale nella creazione di abbigliamento e accessori ben strutturati. Grazie a questo si diventa coerenti ed espressivi, senza geometria non esisterebbe la bellezza.

Quali sono le cifre stilistico-distintive delle tue preziose borse?

Le mie borse si distinguono per le forme molto precise e strutturate, dalla più ricercata come “Snack” alla più classica come “Lift”. Ciò che le rende uniche e riconoscibili è senz’altro l’utilizzo di pelli pregiate e sostenibili, che trovano la vera essenza nell’artigianalità applicata ad ogni lavorazione e nella scelta dei colori. Ogni mia borsa è un prodotto minimale ma monumentale nelle proporzioni, nel quale il rapporto aureo viene applicato come se fosse un gioiello.

Che importanza assumono artigianalità Made in Italy e qualità dei pellami nell’ambito della tua produzione? 

Sono talmente importanti da spingermi a percorrere ben 12.000 km per realizzare questo progetto. Fin dall'inizio la mia idea è sempre stata quella di creare oggetti d'arte. Per dare forma alle mie idee volevo evitare il più possibile l'industrializzazione e l'utilizzo di materiali poco rispettosi dell’ambiente e questo sarebbe stato possibile soltanto in Italia. Inoltre, in quanto italiano, sentivo di avere la responsabilità di contribuire alla tutela di due settori: l’artigianato e la pelletteria 100% certificata, sempre più minacciati dalla produzione di massa e dal fast fashion.

Ci spiegheresti la simbologia legata alle tue creazioni e il messaggio di cui si fa portatore l’animaletto alieno impresso sulle tue borse? 

Come direttore creative del brand, non voglio che le borse Monte Sharp siano solo pelletteria Made in Italy. Mi piace pensare che chi sceglie di indossare una mia creazione voglia anche immergersi in un'esperienza in un mondo di fantasia. In questo pianeta fantastico, un animaletto alieno diventa portatore di messaggi segreti, legati alla scoperta del mondo interiore custodito in ogni donna, il cui significato valoriale diventa decifrabile soltanto acquistando una borsa Monte Sharp e facendola propria.

La tua prima collezione si compone di sei modelli che parlano a tutte le donne. Ma com’è la donna Monte Sharp alla quale ti rivolgi? 

Penso che per un designer non esista una donna tipo a cui volersi rivolgere, esiste piuttosto un concept creativo a cui ispirarsi nel momento in cui si immagina e si crea la propria collezione. Io penso a persone giovani, audaci ma non irriverenti, che cercano nello street style la possibilità di esprimersi con un'estetica pulita che nasconde un'intelligente ricerca prodotto. Tutte le borse che propongo hanno un carattere forte.    

Progetti e sogni per il futuro?

Il mio progetto per il futuro è la creazione di una linea d’abbigliamento, che possa comporre un total look insieme alle mie borse. Come designer credo che, attraverso l’unione di abbigliamento e accessori, potrò esprimere il magico mondo di Monte Sharp in maniera completa. Il mio sogno? Che sempre più giovani si sentano fieri di indossare una Monte Sharp.