Lollobrigida: "Razza? E' prevista dalla Costituzione, togliamola..."
Il ministro dell'Agricoltura, ospite a "Quarta Repubblica", difende il suo discusso intervento negli Stati generali della natalità: "La critica trova poche ragioni. Che gli italiani siano una etnia è difficile da smentire".
"La razza è prevista dalla Costituzione: quando afferma che non ci deve essere distinzione di razza, afferma anche l'esistenza della razza. Sarei anche per togliere quella parola dalla Costituzione, e voterei per l'abolirla se l'accezione che viene data implica un elemento negativo". Così il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, intervistato da Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete4, sulla polemica circa la sua dichiarazione sulla esistenza di una etnia italiana. "La critica oggettivamente trova poche ragioni. Che esistano gli italiani e che gli italiani siano una etnia è difficile da smentire", aggiunge.
Parlare di etnia non è un errore - "L'Italia è un raggruppamento che ha consapevolezza di appartenere ad un ceppo che con la razza non c'entra niente - ha aggiunto il ministro - . Se vogliamo fare polemica sempre dovremmo parlare a bip". "Non ci sono ragioni - ha insistito Lollobrigida - per quelle critiche, che gli italiani siano una etnia è difficile da smentire, e anche Berlinguer parlava di Trieste e di cosa rappresentasse quella città in termini etnici".
L'intervento che ha suscitato polemiche - A margine degli Stati generali della natalità il ministro aveva sottolineato che "esiste una cultura, un'etnia italiana, quella che la Treccani definisce raggruppamento linguistico culturale, che immagino che in questo convegno si tenda a tutelare". "Se la risposta è incrementare la natalità . questo un passaggio del suo intervento - è probabilmente per ragioni legate alla difesa di quell'appartenenza, a cui molti sono legati, io in particolare con orgoglio, a quella che è la cultura italiana, al nostro ceppo linguistico, al nostro modo di vivere".
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