fragile accordo

M.O., razzi e raid tra Israele e Gaza nonostante la tregua

Il cessate il fuoco era stato annunciato dopo la mediazione dell'Egitto

© Ansa

Tra Israele e i miliziani della Jihad islamica sono proseguiti gli scontri a fuoco, anche dopo l'entrata in vigore della tregua alle 22 locali. Le forze di difesa israeliane, riferiscono i media, hanno reso noto che due razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza nel sud di Israele: uno è stato intercettato dal sistema di difesa aerea Iron Dome, mentre il secondo è atterrato in un'area aperta, senza causare alcun danno. In risposta e forze israeliane hanno effettuato raid aerei sulla Striscia, senza ulteriori dettagli. Il cessate il fuoco era stato annunciato dopo la mediazione dell'Egitto.

La giornata era stata piena di tensione, con lanci di razzi verso il sud di Israele e continui attacchi dell'aviazione ebraica contro immobili di Gaza che secondo l'esercito erano utilizzati dalla Jihad islamica. La tensione ha contagiato anche la Cisgiordania, dove tre palestinesi, fra cui due ricercati per attività militari, sono stati colpiti a morte dal fuoco di soldati israeliani.

Il premier dell'Autorità nazionale palestinese Muhammed Shtayeh ha esortato l'Onu a "intervenire urgentemente per fermare l'aggressione di Israele contro il popolo palestinese". Nei giorni scorsi l'Egitto aveva provato due volte ad avvicinare le parti. Ma Israele aveva respinto due richieste della Jihad islamica: di impegnarsi a rinunciare per sempre alle esecuzioni mirate dei suoi militanti a Gaza; e di restituire ai familiari il corpo dello sceicco Khader Adnan, un esponente politico della Jihad islamica morto questo mese in un carcere israeliano dopo uno sciopero della fame di 86 giorni.

Il premier Bneyamin Netanyahu sabato sera è stato impegnato in consultazioni urgenti, alla luce delle nuove proposte giunte dal Cairo. Una di queste, secondo i media, riguarda una de-escalation di carattere umanitario. Le scorte di combustibile di Gaza si stanno riducendo a causa della prolungata chiusura dei valichi di transito con Israele. Finora Hamas ha assunto una posizione defilata: non ha partecipato agli attacchi di razzi, ma non ha impedito quelli della Jihad islamica. L'aggravarsi delle condizioni economiche per gli oltre due milioni di abitanti a Gaza potrebbe aver indotto Hamas a rompere gli indugi e ad adoperarsi per la calma.

A Gaza inoltre ha destato impressione la morte di un palestinese originario della Striscia, Abdallah Abu Jaba, 36 anni, colpito da un razzo della Jihad islamica mentre era al lavoro in una zona agricola israeliana. In precedenza in Israele anche una donna di 80 anni era stata uccisa da un razzo palestinese. Finora da Gaza sono stati sparati oltre 1.200 razzi, un quarto dei quali (secondo stime israeliane) sono ricaduti nella Striscia provocando almeno quattro morti. Nella Striscia il bilancio dei morti è di oltre 30, una ventina dei quali, secondo Israele, facevano parte della Jihad islamica o di altre milizie.

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