"VOCI INFONDATE"

Tav, il ministro dei Trasporti francese: "Nessun rinvio dei lavori"

Commissione Ue: "Sugli investimenti Parigi decida entro l'estate"

Per il calendario della Tav Lione-Torino "il governo francese non ha deciso nessun rinvio". Lo ha detto il ministro dei Trasporti Clément Beaune, aggiungendo che le notizie di rinvii nella costruzione di determinate strutture si riferiscono non a decisioni prese "ma a un rapporto indipendente consegnato al governo". E chiarisce: "Il nostro programma resta immutato". 

I lavori della Tav -

 I primi treni ad alta velocità sulla Torino-Lione dovrebbero transitare nel 2033, ma c'è il rischio che la nuova ferrovia possa bloccarsi prima di partire. Il nodo da sciogliere, infatti, sono i lavori della parte solo francese, le "vie di accesso" alla maxi-galleria lunga 57,5 km che è il cuore della tratta transfrontaliera. A proporne il rinvio, di una decina d'anni, è stato il Consiglio d'orientamento delle Infrastrutture di Parigi.

La smentita della Francia -

 A Parigi, tuttavia, nessuna decisione è stata ancora presa. "Si tratta di un rapporto indipendente che ci è stato consegnato -, ha detto il ministro Beaune -. Ma il governo francese non ha deciso alcun rinvio nel calendario relativo alla Torino-Lione". Il chiarimento è stato accolto con soddisfazione dal Mit che tuttavia chiede alla Francia di rispettare gli impegni. "Aspettiamo Parigi alla prova dei fatti. Ci auguriamo che lo spirito costruttivo continui e si concretizzi".

"In Italia partiti per tempo, in Francia in ritardo" -

 Nel frattempo la costruzione della Torino-Lione procede, i cantieri aperti sono 10, sono già stati scavati, comprese tutte le "discenderie", oltre 32 chilometri e sono stati assegnati lavori per 4,9 miliardi di euro. I cantieri della tratta solo italiana dovrebbe partire nel 2025 ed essere chiusi in 5 anni. "In Italia siamo partiti per tempo, la Francia è molto in ritardo e deve prendere una decisione in tempi rapidi, ma non penso che possa permettersi di non rispettare gli accordi presi con l'Italia e l'Unione Europea. Andrebbe incontro a infrazioni e subirebbe un danno", spiega Mario Virano, direttore generale di Telt (Tunnel euroalpin Turin Lyon), la società incaricata di gestire e realizzare la Torino-Lione transfrontaliera.

L'assist dell'Europa a Parigi -

 "Di certo - prosegue Virano - nella parte solo francese dell'infrastruttura c'è un'intrinseca complessità, sono previste gallerie per una trentina di chilometri, l'impegno finanziario a carico della Francia va dai 5 ai 10 miliardi. Ma l'Europa le dà un assist formidabile: se firma con l'Italia un atto di esecuzione che fissa gli stessi impegni, in termini di calendario e rispetto degli standard adottati per il tunnel di base, la Ue è pronta a finanziare le opere per le 'vie d'accesso' fino al 50%". Bruxelles attende la decisione della Francia entro il 2023.

Commissione Ue: su investimenti Francia decida entro l'estate -

 Sulla Tav Torino-Lione Parigi "non dà priorità agli investimenti transfrontalieri" e questo "solleva le nostre preoccupazioni". Lo dice un funzionario della Commissione Ue interpellato sul possibile rinvio della tratta francese. Nel progetto, nota Bruxelles, "la costruzione del tunnel di base è in corso e procede rapidamente. Ci aspettiamo che il governo francese prenda una decisione su una sequenza di studi/investimenti relativi alle linee di accesso entro l'estate del 2023. La Commissione continuerà a sostenere il progetto ed è in stretto contatto con Francia e Italia su questo tema".

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