"Cara Paola ti chiedo perdono per quello che ho fatto. Pensavo mi stessi tradendo". Queste le parole con cui Masih Shahid, da due anni in carcere per l'omicidio del giovane Mirko Farci, ha scritto a Paola Piras, madre del ragazzo e sua ex compagna. I fatti avvenuti a Tortolì (Nuoro) risalgono al maggio del 2021, quando l'allora 29enne pakistano entrò in casa della donna armato di coltello. Nel tentativo di difendere la madre Mirko venne colpito a morte dall'aggressore, mentre la donna, nonostante le gravi ferite, è riuscita a sopravvivere.
La donna, che si è successivamente trasferita in Lombardia, aveva scritto qualche giorno fa una lettera indirizzata a Tafta Malaj, la madre coinvolta nei fatti di Torremaggiore. Come Mirko, anche Jessica, figlia di Tafta, è morta dopo aver cercato di difendere la donna dalla furia del padre. Nel frattempo il legale di Masih Shahid, Federico Delitala, preannuncia l'impugnazione della sentenza, contestando la premeditazione. L'uomo è stato condannato lo scorso febbraio all'ergastolo, con l'accusa di aver preparato l'omicidio sia della donna che del figlio.