A "Controcorrente"

Abruzzo, in bici tra gli orsi marsicani: la maratona che attraversa le aree protette del territorio

Il presidente dell'iniziativa a "Controcorrente": "Spero che questa convivenza tra uomo e animale duri per sempre"

Se in Trentino si discute sulla sorte dell'orsa Jj4 responsabile della morte del runner Andrea Papi, in Abruzzo gli orsi non rappresenterebbero un problema per l'uomo. Anzi l'orso marsicano sarebbe considerato quasi un'attrazione turistica. È il caso della Marathon degli Stazi, la maratona di mountain bike che attraversa le aree protette del Parco Nazionale d'Abruzzo. "La Marathon è uno dei simboli della convivenza e della simbiosi tra l'uomo e il territorio - racconta ai microfoni di "Controcorrente" il biker Flavio D'Alessandro - noi viviamo nel Parco Nazionale d'Abruzzo e il nostro comune fa parte dei comuni del parco e col tempo abbiamo imparato a convivere con cervi, orsi e anche lupi". 

L'orso marsicano come attrazione turistica - Il turismo e una delle principali fonti di reddito del territorio e anche l'orso farebbe parte la sua parte, spiega il biker a Rete 4. "Quando siamo in bici c'è un po' di preoccupazione, ma è più forte la speranza di incontrare l'animale: l'importante è mantenere la calma, rallentare e godersi anche il momento", racconta. 

"Abbiamo tanto rispetto per la natura e questi animali", commenta invece Mario De Vincentis il presidente della maratona che spiega che con regole e metodo sono riusciti ad attirare tanti turisti e tanti appassionati sul posto. "Questo non è uno zoo, questo è un ambiente dove si può incontrare l'orso: bisogna avere pazienza e passione per avvistarlo, ma sempre mantenendo le giuste regole di convivenza. Spero che questa convivenza duri per sempre", conclude. 

Le regole per convivere in armonia con l'orso - "La comunicazione sul territorio è un elemento essenziale per una giusta convivenza", spiega una guardia del Parco Nazionale d'Abruzzo. L'orso marsicano è in genere un animale selvatico "buono", ma bisogna educarlo. "Ci sono stati casi in cui, per alcuni esemplari, abbiamo dovuto attuare azioni di dissuasione per tenere l'animale ai margini del paese, in casi estremi anche con l'utilizzo di proiettili di gomma".

Ma non solo l'orso deve essere educato, la stessa attività è fondamentale attuarla anche nei confronti dell'uomo. "Soprattutto nei confronti dell'uomo - considera l'esperto - bisogna evitare atteggiamenti che possono essere scambiati dall'animale come attacchi", conclude.