"E' incredibile come gli animali maltrattati, nonostante tutto, continuino ad amare l'uomo. L'ultimo esempio è quello di Collarina, un simil pastore tedesco di un anno circa, che un mese fa abbiamo salvato dalla strada di Porto Rotondo: vagava ma non scappava, con una ferita importante al collo, infetta e maleodorante. Solo sollevandole la testa ho visto qualcosa sbrilluccicare nella carne: era la catena che le era stata stretta intorno al collo da cucciola e che si era conficcata nel muscolo. Che atroci dolori provava ad ogni movimento?". A raccontare a Tgcom24 con voce rotta dall'emozione quel primo incontro con Collarina è Cosetta Prontu, responsabile del rifugio "I Fratelli Minori" della sezione Lida di Olbia, che in quasi 25 anni di volontariato in Sardegna nella lotta al randagismo di situazioni estreme ne ha conosciute tante. "Oltre 10mila i cani salvati e accolti dal 1999; quelli presi a fucilate, a bastonate, con bruciature: alla cattiveria umana e all'ignoranza è impossibile abituarsi, ma diamo un'altra possibilità a Collarina in una nuova famiglia, se la merita", è l'appello.
"Collarina è l'ultimo caso grave per il quale come Lida di Olbia siamo intervenuti, ma solo in ordine di tempo", spiega a Tgcom24 Cosetta Prontu. "E' stata recuperata a Porto Rotondo, rinomata località turistica conosciuta in tutto il mondo, con una catena attorcigliata e conficcata nel collo. Siamo rimasti scioccati dall'esito della lastra, - continua Prontu nel suo racconto, - la catena nel tempo è penetrata nel corpo andando a inglobarsi nel muscolo per una lunghezza superiore ai 20 centimetri".
"L’intervento di rimozione è stato lungo e delicato ma gli animali hanno una resilienza impensabile per l'uomo e Collarina sta affrontando il post operatorio serenamente nella sua gabbia di degenza, in totale rilassatezza come se si trovasse in un hotel a 5 stelle. La prossima settimana verrà sterilizzata e sarà pronta per la sua nuova famiglia", aggiunge Prontu.
E con Collarina sono quasi 550 i cani e 220 i gatti ospiti del rifugio "I Fratelli Minori" della sezione Lida di Olbia che cercano casa o sono in attesa di un'adozione anche a distanza. "In oltre vent’anni di attività - spiega Prontu - abbiamo accolto un numero impressionante di cani e gatti bisognosi, oltre 10.000. Questo dato dovrebbe essere un campanello di allarme per chi governa l’isola, portando a intraprendere iniziative mirate per la lotta al randagismo, ma non certo alla costruzione e apertura di nuovi canili che non possono essere considerati la 'soluzione'. Attualmente il Comune di Olbia ha sposato la nostra campagna di sterilizzazione di cani per famiglie con Isee uguale o inferiore a 20mila euro, ma è soprattutto dalla Regione Sardegna che ci aspettiamo di più contro questo fenomeno di abbandoni e maltrattamenti: solo 200mila euro stanziati per tutto il territorio sono solo briciole".
"La Regione Sardegna non può rimanere sorda ai nostri appelli, noi andiamo avanti solo grazie all'aiuto dei nostri donatori, perché è troppo basso anche il contributo una tantum erogato dal Comune di Olbia, pari a 170.000 euro annuali. E il problema del randagismo va affrontato da Paese civile, non si può continuare ad avere tutte queste vittime innocenti dell'ignoranza. Le ultime sono quattro cagnolini appena nati chiusi dentro un sacco legato con una corda e trovati in campagna. Non so se sopravviveranno. Il pastore, con quel sacco che conteneva latte in polvere per vitelli, ha lasciato la sua firma; eppure non sa che poteva risparmiarsi questa cattiveria, per i cuccioli e per le balie che stanno cercando di salvarli, facendo sterilizzare gratuitamente i suoi cani. L'unica arma contro il randagismo è la sterilizzazione".
Emergenza cuccioli, dunque, ed emergenza randagismo. "E con l'estate la situazione può solo peggiorare, - sottolinea Prontu. - E pensare che siamo ad Olbia, in Sardegna, con questo mare stupendo, ma non si fa niente per evitare cani e gatti randagi, non sono un bel biglietto da visita per la nostra regione".
"Quanto ai turisti - conclude - dico sempre che se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Grazie a loro arrivano tante segnalazioni e facciamo tanti recuperi, ma in particolare vorrei ringraziare chi sceglie di venire qui in vacanza ad aiutarci nel rifugio. Sono i nostri ex adottanti e anche tanti tedeschi, così sensibili nei confronti degli animali. Lavorano tutto il giorno, senza sosta, non si risparmiano".
E poi c'è il sostegno di alcuni vip. Tra questi l'ex velina Elisabetta Canalis. "Dovreste conoscerla - sottolinea Prontu - ha una bellezza interiore immensa, oltre alla sua bellezza tangibile esteriore. Ogni volta che torna in Sardegna viene a trovarci e ad aiutarci, da quando ci ha conosciuto nel dopo alluvione del 2013".
"La prima volta qui - ricorda Prontu - Elisabetta Canalis era incinta al sesto mese e non si è fatta alcun problema ad entrare in tutti i recinti e a giocare con tutti i nostri cani, rotolandosi a terra con loro. Nel 2020 ha adottato da noi Nello, un cagnolino che era allo sbando e con una zampa fratturata. E ora Nello è diventato un cane giramondo e fa la vita da re, come gli avevo promesso io al momento del recupero, che era stato molto difficile".
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