"Le Iene" tornano a occuparsi dei tassisti di Roma: nelle ultime settimane i conducenti della Capitale sono finiti più volte nel mirino dell'opinione pubblica. Anche diversi vip, infatti, hanno raccontato le proprie esperienze negative a bordo di un taxi, in particolare nel momento del pagamento: spesso infatti i tassisti si sarebbero rifiutati di farsi pagare con il pos, preferendo il contante. Questo polverone ha portato l'inviato del programma di Italia 1 Nicolò de De Vitiis a fare "i conti in tasca" a i tassisti romani.
La prima scoperta è quella legata alle dichiarazioni dei redditi medie delle principali città italiane, pubblicate da fonti governative: nel 2021 i tassisti di Roma hanno dichiarato in media 6.240 euro l'anno, quasi la metà rispetto a quelli di Milano dove sono stati dichiarati 11.411 euro. Cifre che per entrambe le città sembrano essere piuttosto basse, nonostante siano in linea con quelle di altri centri come Bologna, Firenze o Napoli. I redditi, in particolare, stridono con i prezzi delle licenze: online è possibile trovare molti annunci con prezzi che vanno dai 135 mila ai 160 mila euro. "Le Iene" hanno provato a rispondere a uno di questi annunci e dall'altra parte la richiesta è stata esplicita: costo della licenza 135 mila euro, di cui 100 mila in nero.
Ma i trucchetti dei tassisti, secondo De Devitiis, verrebbero applicati anche nel quotidiano per rientrare in un investimento del genere: "Non puoi dire che non hai incassato niente - dice un tassista a un complice del programma di Italia 1 - se decidi di stare sotto i 20 mila euro, paghi un tot percentuale. Così si riesce a fare anche 200 euro al giorno, c'è gente che ci compra casa...". Un altro tassista racconta più o meno lo stesso modus operandi: "Puoi anche farti pagare con il pos, ma dal 20 del mese lo stacchi e dici che non funziona, avvisandoli prima di farli salire in macchina - spiega l'uomo - così puoi raggiungere anche 5-6 mila euro al mese".