Gli Stati Uniti hanno annunciato di aver neutralizzato uno malware chiamato "Snake" che, secondo Washington, i servizi russi Fsb avrebbero usato a più riprese contro Paesi della Nato negli ultimi 20 anni. "Grazie a un'operazione di alta tecnologia, che ha 'rigirato' questo spyware contro se stesso, le forze dell'ordine americane hanno neutralizzato uno degli strumenti più sofisticati del cyberspionaggio russo", ha dichiarato la viceministra della Giustizia americana Lisa Monaco.
In particolare, l'Fbi ha soppresso una rete di computer e dispositivi elettronici hackerati dall'Fsb, che Mosca avrebbe utilizzato per quasi 20 anni al fine di spiare e raccogliere informazioni da almeno 50 Paesi, tra cui gli Stati Uniti.
L'operazione ha permesso alle autorità americane di bloccare l'accesso degli agenti russi ai computer che si trovano negli Stati Uniti. Le autorità giudiziarie Usa hanno spiegato che gli hacker russi, appartenenti a un gruppo noto con il nome di "Turla", hanno utilizzato i dispositivi per accedere e raccogliere informazioni sensibili (anche di natura diplomatica) dagli Stati Uniti, da un altro Paese Nato non specificato e dagli alleati del gruppo "Five Eyes": Usa, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda.