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Gaza, raid Israele: bilancio almeno 13 morti e 20 feriti | Proclamato lo stato di allerta attorno alla Striscia

"Operazioni mirate" contro tre comandanti delle Brigate al-Quds. La Jihad islamica ha confermato in un comunicato la morte di tre funzionari

Ansa

A Gaza almeno 13 persone sono rimaste uccise in raid aerei di Israele sulla Striscia, secondo il ministero della Salute del territorio sotto il controllo del movimento islamista palestinese Hamas, L'esercito israeliano da parte sua ha annunciato di aver effettuato operazioni mirate contro tre comandanti delle Brigate al-Quds, il braccio armato del movimento islamista palestinese che Israele considera "terrorista".

La Jihad islamica ha confermato in un comunicato la morte di tre funzionari che ha identificato come Jihad Ghannam, segretario del Consiglio militare delle Brigate Al-Quds, Khalil Al-Bahtini, membro dello stesso consiglio e comandante delle Brigate per il Nord della Striscia di Gaza, e Tareq Ezzedine, "uno dei capi dell'azione militare" del movimento nella Cisgiordania occupata, che ha coordinato dalla Striscia. Intanto.

Intanto lo stato di allerta è stato proclamato da Israele nell'area circostante la Striscia di Gaza, nel timore di lanci di razzi da parte della Jihad islamica. Le strade israeliane vicine alla Striscia sono state chiuse e il traffico della linea ferroviaria e' stato interrotto nel tratto fra Ashkelon e Sderot. Agli abitanti della zona è stato ordinato di restare nelle vicinanze dei rifugi e delle stanze protette. La radio militare ha riferito che centinaia di riservisti sono stati richiamati.

Palestinesi: su Gaza crimine atroce di Israele  "Un crimine atroce commesso dall'occupazione israeliana". Così il ministero degli esteri dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha condannato, citato da Wafa, gli attacchi israeliani a Gaza nei quali sono state uccise 13 persone, tra cui 4 donne e 4 bambini e 3 alti comandanti della Jihad islamica. "Una estensione - ha aggiunto - della guerra aperta contro il nostro popolo e suoi giusti e legittimi diritti nazionali". L'Anp ha quindi chiesto alla Comunità internazionale "un intervento urgente per fermare l'aggressione contro il popolo palestinese" sottolineando a necessità di "un accordo politico negoziato" per il conflitto.
 

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