Aiuto per i genitori

Pampers Village, lo spazio online di supporto ai genitori creato da Pampers

Dall'11 maggio si presenterà in versione 2.0 per offrire consigli sulle paure e insicurezze più comuni dei genitori italiani

© courtesy of Pampers

Pampers, in concomitanza con gli Stati Generali della Natalità, lancia l'11 maggio la versione 2.0 del Pampers Village.  Si tratta di un villaggio virtuale che conta circa un milione di utenti, dove i neo-genitori possono trovare consigli pratici e risposte concrete ai propri dubbi.

La ricerca Pampers -

 In questo momento storico in cui le paure riguardo all’essere genitori (sia a livello economico che sociale) rendono più difficile non solo fare ma anche crescere un figlio, è interessante vedere come viene vissuta la genitorialità. Grazie a una ricerca condotta da Pampers – brand di Fater, joint venture paritetica tra Angelini Industries e Procter & Gamble - emergono i principali dubbi, domande e problemi che attanagliano i neo-genitori soprattutto durante i primi mille giorni di vita del bambino.

Dalla ricerca emerge in primis che oggi un genitore su quattro sente la necessità di avere un supporto esterno quando deve prendere decisioni riguardanti i propri figli nei primi anni di età. Va considerato anche che i genitori del 2023 sono ormai tutti millennials (o anche più giovani) e che quindi sono naturalmente orientati a un mondo digital first in cui la ricerca di risposte passa per prima cosa dal web e o dai social. E infatti queste certezze vengono ricercate dai genitori in più del 50% dei casi affidandosi a internet, e soprattutto a farlo sono i papà (58%). Tra i temi emersi dalla ricerca Pampers le insicurezze maggiori arrivano dal saper gestire le richieste e i capricci dei figli, dalla scelta di affidarli a un'altra persona e dal e sapere cosa fare quando i figli sono malati (es febbre, influenza, malattie infantili). 

Un aiuto per le famiglie -

 Per dare un aiuto concreto alle famiglie, Pampers lancia l'11 maggio la versione 2.0 del Pampers Village, la sezione della propria app realizzata in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale Heart4Children, con il contributo fondamentale dello spin-off dell’università di Padova Mind4Children, nati grazie all’esperienza della professoressa Daniela Lucangeli. Si tratta di un "villaggio virtuale" che conta circa un milione di utenti, fatto di esperti e tanti altri genitori, dove i neo-genitori possono trovare consigli pratici e risposte concrete ai propri dubbi. La nuova release dell’app vedrà approfondite dagli esperti alcune delle tematiche ritenute più rilevanti secondo evidenze scientifiche. Podcast e articoli affronteranno temi come  i capricci, lo sviluppo delle emozioni e la relazione con il papà. L' aiuto di Pampers con "Heart4Children" si concretizza anche con un supporto telefonico: un "Punto di Ascolto e di Supporto psicologico" che mira a dare un aiuto gratuito e individualizzato a famiglie e genitori che si trovano ad affrontare le sfide legate alla crescita di un figlio. Risponderanno psicologi professionisti, pronti ad ascoltare e accogliere necessità e bisogni.

Carlo Miotto, Baby Care & Corporate Digital Marketing Director di Fater spiega che “con Pampers puntiamo sulla qualità dei nostri prodotti e ci sfidiamo ogni giorno per guadagnare la gratitudine di mamme e papà. Con la nostra app ascoltiamo dubbi e difficoltà dei genitori e offriamo piccoli aiuti concreti con cui proviamo a fare la differenza." Daniela Lucangeli, presidente di Min4Children e il professor Enrico Facco, presidente dell’Associazione Heart4Children, hanno dichiarato: “Siamo contenti ed orgogliosi di poter continuare questo percorso, che ci permette di offrire il nostro sostegno e aiuto a tutte le famiglie d’Italia. Abbiamo messo a disposizione i nostri migliori esperti e siamo riusciti a rendere stabile il punto di ascolto, attraverso cui ci prendiamo cura in maniera diretta, individualizzata e gratuita di tutte le famiglie che hanno bisogno di un supporto, piccolo o grande che sia. Intendiamo diventare un punto di riferimento per i genitori che stanno crescendo i loro bambini al meglio che possono ma a cui nessuno ha insegnato come si fa". 

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