"Torna a casa o ci fai morire", a parlare in un audio, diffuso in esclusiva da "Quarto Grado", è la madre di Saman Abbas mentre supplicava la figlia di rientrare da lei a Novellara con la promessa di una riappacificazione. "Fammi sentire una volta la tua voce, faremo come dici tu", diceva in un messaggio vocale il 19 dicembre 2020 Nazia Shaheen, tuttora latitante in Pakistan. Il messaggio sembra l'appello accorato di una madre alla figlia ma si sarebbe trattato di una trappola.
Secondo le ultime rilevazioni effettuate sul cadavere, ritrovato il 18 novembre scorso vicino all'abitazione di famiglia, Saman è morta per strozzamento a mani nude. Sul fronte processuale intanto sorgono nuovi ostacoli che allontano dall'accertamento delle responsabilità sull'omicidio di Novellara. In Pakistan è saltata per la sesta volta l'udienza al padre di Saman, Shabbar Abbas, su cui pende una richiesta di estradizione. La madre invece risulta ancora non rintracciabile. Mentre grazie all'attività diplomatica sono arrivati in Italia i genitori del fidanzato di Saman. "Grazie Italia per aver messo al sicuro la mia famiglia da possibili ritorsioni", dice in un video Saqib.