La chimica è sempre più verde
La startup Made in Italy IsusChem è un vero e proprio esempio di chimica sostenibile e circolare, capace di trasformare degli scarti in una nuova risorsa preziosissima
La chiamano green chemistry, la chimica buona. Quella fatta di processi sicuri e sostenibili, capaci di ridurre drasticamente l’inquinamento. Non solo una pratica, ma una vera e propria filosofia, che vede gli scarti non come un problema ma come una risorsa preziosa.
Dare una seconda occasione è proprio quello che guida il lavoro di IsusChem, startup italiana che ha fatto della chimica verde il proprio marchio distintivo. Un progetto creato da un gruppo di ricercatori della Federico II di Napoli e da alcuni giovani imprenditori locali. Il loro obiettivo è valorizzare a livello industriale i prodotti derivati dagli oli esausti. Quindi trasformare qualcosa di potenzialmente inquinante in materia prima.
Come ci ha raccontato Vincenzo Benessere, CEO di IsusChem: “L’idea nasce nel 2015 presso il dipartimento di chimica e chimica industriale della Federico II di Napoli. L’impostazione principale di questi studi proviene da studi precedenti nei quali siamo stati coinvolti nella conversione di oli di scarto e oli da colture non alimentari. L’idea sostanzialmente riguarda l’utilizzo dei due prodotti che provengono da questi oli di scarto per i quali uno aveva già un’applicazione importante sul mercato, mentre l’altro non l’aveva ancora. Da qui nasce l’idea di IsusChem: convertire questa parte rimanente, non utilizzata degli oli di scarto verso prodotti che abbiamo chiamato di materia prima seconda, volti a fare due cose sostanzialmente: la prima utilizzare oli di scarto provenienti da rifiuti urbani e la seconda chiudere il circolo dell’economia circolare per l’utilizzo degli oli”.
Gli usi sono sorprendenti. Potreste ad esempio trovarvi a leggere delle lettere stampate proprio gli inchiostri derivati dagli oli di scarto. Le molecole usare negli inchiostri da stampa tradizionali sono infatti molto simili ai derivati degli oli di scarto. Anzi, il potere solvente di questi ultimi è risultato di gran lunga superiore e i prodotti da stampa si sono rivelati il 35-40% più sostenibili.
Aggiunge Vincenzo Benessere: “Attualmente IsusChem è impegnata nella produzione e commercializzazione di prodotti derivanti da oli per colture non alimentari. La principale applicazione di questi nostri prodotti riguarda il settore degli inchiostri da stampa offset per packaging alimentare e per trattamento di superfici. I progetti futuri riguarderanno essenzialmente due questioni. La prima è l’applicazione dei nostri solventi nel settore cosmetico per prodotti trattamento capelli e tinture e per creme solari, poiché i nostri solventi hanno una particolare capacità solvente che attualmente è anche brevettata. Il secondo obiettivo riguarda l’ossidazione diretta degli oli di scarto che ci porterà ad avere materia prima disponibile internamente”.
Insomma, la chimica verde è quella che riesce a trasformare uno scarto come l’olio di frittura in una risorsa nobile.
Conclude Vincenzo Benessere, CEO di IsusChem: “Pensiamo che la green chemistry sia fondamentale per l’applicazione e lo sviluppo di nuove politiche industriali volte a una più efficiente ed efficace transizione ecologica, poiché la metodologia della green chemistry è completamente in linea con i principi dell’economia circolare. Infatti il nostro processo non prevede emissioni nocive, ricicla il catalizzatore e utilizza materia prima di scarto. Tutto questo è fondamentale per migliorare le condizioni di vita del nostro Pianeta e di chi lo abita”.
Scrivere il futuro con materie simili sarà decisamente più invitante.
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