"Un messaggio per Putin? Che interrompa la guerra". Lo ha detto Josep Borrell, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, intervistato a Firenze a "The State of the Union". "L'unico piano di pace sul tavolo è quello di Volodymyr Zelensky, quello cinese è una serie di desideri", ha continuato Borrell, aggiungendo però che "i russi non lo accetteranno".
"Adesso non è il momento della diplomazia ma di sostegno militare" - "Purtroppo non è il momento delle sessioni diplomatiche, ma di sostenere militarmente la guerra" dell'Ucraina, ha aggiunto Borrell. L'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha spiegato di sentirsi "un diplomatico" sottolineando, però, che non avrebbe mai pensato "di passare così tanto tempo pensando a quante munizioni da artiglieria possiamo fornire".
"La guerra ci ha uniti" - "La guerra ci ha uniti. Il sentimento di affrontare una minaccia reale, esistenziale, ci ha uniti più di ogni discorso o approccio teorico sulla necessità di integrazione. E ha unito anche l'Occidente. Il rapporto transatlantico non è mai stato così forte. Di fronte alla guerra in Ucraina, l'Occidente translantico, ha mostrato una rimarchevole unità - ha ribadito Borrell -. E credo che uno degli errori di Putin sia stato quello di pensare che gli europei non sarebbero stati uniti a causa della dipendenza energetica per esempio, e che l'opinione pubblica europea si sarebbe stancata del sostegno agli ucraini e che Europa e Stati Uniti si sarebbero divisi sul peso da sostenere. Non è andata così".
"L'Ue deve rafforzare l'industria della difesa" - "L'Europa deve aumentare la propria capacità di difesa e di produzione industriale, che era adeguata per un tempo di pace ma non per la guerra", ha poi detto l'Alto rappresentante Ue aggiungendo che i 500 milioni di euro appena stanziati per aumentare la produzione delle munizioni sono un buon segnale, ma "non una svolta". "Putin continua a portare avanti questa guerra e se non sosteniamo l'Ucraina, il Paese cadrà. È chiaro che preferiremmo spendere questo denaro per altro, per i nostri i cittadini, per le spese nei servizi del sociale, ma non abbiamo scelta", ha sottolineato Borrell.
"Se Ue vuole sopravvivere deve essere più unita" - "Se vogliamo sopravvivere noi europei dobbiamo essere più uniti. Dobbiamo abbandonare il voto all'unanimità nella politica estera", ha concluso.