A "Dritto e Rovescio"

Milano, l'uomo che "difende" le borseggiatrici: "Giusto picchiare chi filma"

L'intervista a "Dritto e Rovescio": "La mia era una provocazione, ci sono reati peggiori" 

Dopo l'aggressione da parte delle borseggiatrici a Matthia Pezzoni, il 34enne presidente del Comitato Sicurezza per Milano, preso a pugni perché filmava le donne che rubavano in metropolitana, "Dritto e Rovescio" ha intervistato l'uomo che si è schierato dalla parte delle ladre. "Sono un ex borseggiatore - ha spiegato nella trasmissione di Paolo Del Debbio -, ho scontato anche una pena di quasi dieci anni. Perché le difendo? Ho scritto un post in loro favore per provocare. Questo ragazzo se le va a cercare, sta perseguitando delle persone nella metropolitana pur non avendo nessun diritto a farlo. Lui è sempre con il telefonino acceso per filmare, perché non fa vedere il video in cui l'hanno picchiato".

Per l'uomo, dunque, è: "Giusto picchiare chi filma - dice -, i borseggi non sono poi così gravi. A Milano ci sono cose molto più gravi, così anche in Italia. Anche io che sono un ladro sono stato derubato e non è stata una bella cosa ma dopo un paio d'ore te lo dimentichi".

Chi è il ragazzo picchiato - Pezzoni prova a contrastare l'attività le borseggiatrici di Milano dal 2016, quando ha iniziato da semplice cittadino la sua azione di disturbo per sventare i loro colpi sui mezzi pubblici e, in particolare, in metropolitana. L'ultima aggressione, la più violenta, è avvenuta in metropolitana alla fermata Duomo quando era solo. Di sabato sera, intorno alle 21.30, in tre o quattro, sulla banchina, lo hanno prima accerchiato e poi preso a sberle per impedirgli di continuare a filmare, finché è spuntato un minore che ha sferrato un colpo all'occhio.