Come in pista

Abarth 695 MY22 Competizione, piccola peste da 180 cv, il nostro test drive con la sportiva "avvelenata" dello Scorpione

Su e giù per i tornanti del Monte Maddalena, appena fuori Brescia: ecco la nostra prova a bordo dell'esplosivo Abarthino, che offre un'esperienza di guida emozionante, capace di rompere gli schemi

di Fabrizio Filippone

© Fabrizio Filippone

La cavalleria generosa, la potente turbina e soprattutto il sound tipico dello Scorpione made in Italy, ora gruppo Stellantis, trasformano gli scarichi in quattro canne d'organo, tanto che ogni volta che pestiamo forte sull'acceleratore sembra di assistere a un concerto in prima fila. E i solisti siamo noi, al volante di una supercar che da sempre mette tutti d'accordo, giovani e meno giovani e smanettoni.

A tutto gas -

 L'Abarth 695 Competizione, con i suoi 15 cv in più rispetto alla 595 (che è già tanta roba), è il trait d'union tra la strada e la pista: una piccola peste al veleno capace di bruciare lo 0-100 in meno di 6,7 secondi, di viaggiare a 225 km/h restando incollata alla strada come un cart, grazie allo spoiler, allo sterzo preciso, alle gomme maggiorate e a un assetto da vera sportiva di professione. Quando schiacciamo il tasto "Sport" la turbina Garret fa il resto e dietro il lunotto difficilmente si intravede ancora qualcuno.

Due versioni -

 Lo Scorpione torna a pungere con la nuova gamma 595 e 695 con cui rende omaggio all'inventiva del fondatore della gloriosa scuderia italiana (ora brand di pregio del gruppo Stellantis), fondata il 31 marzo 1949 a Bologna dall'ingegnere italo-austriaco Carlo Abarth, nato nel 1908 proprio sotto il segno dello Scorpione, e dal pilota Guido Scagliarini.

Due livelli di potenza -

 Proprio il concetto di upgrading, da sempre nel dna di Abarth, ha guidato il lavoro di designer, ingegneri e tecnici per dare vita alla gamma della sua intramontabile icona. Due modelli e due livelli di potenza - Abarth 595 con 165 CV e Abarth 695 con 180 CV - ciascuno caratterizzato da peculiarità specifiche per regalare grandi emozioni, sia ai clienti più attenti allo stile, sia a quelli che non possono fare a meno delle performance.

Prestazioni e stile -

 Comuni ad entrambe le versioni le prestazioni esaltanti, il sound dello scarico, lo stile irriverente e sfacciato, ma ricco di personalità e, naturalmente, il piacere di guida. Certo, non aspettatevi un salottino, ricco di comfort, ma ad accogliervi saranno i sedili da corsa, avvolgenti e coinvolgenti. L'assetto è rigido, come deve essere quando si viaggia in un'Abarth, fa soffrire, trasmettendo ogni asperità del suolo ma il piacere di guida ripaga di ogni privazione. Entrare nella 695 non è facile, soprattutto dietro, e non è neppure facile uscire. C'è poco spazio sia per la testa che per le gambe ma in fondo l'Abarth è omologata per 4 e "garantisce" un minimo sindacale di comfort solo ai passeggeri anteriori.

Belva da gara -

Il ricordo va subito alle leggendarie scatole di trasformazione dello Scorpione che, negli anni Sessanta, tramutavano vetture di normale produzione in "belve da gara" imbattibili. L'Abarth 695 può essere personalizzata ulteriormente con il raffinato pack "695 Turismo" oppure con il prestazionale pack "695 Competizione". Tra i contenuti più rilevanti di quest'ultimo pack vi è certamente lo Spoiler ad Assetto Variabile, regolabile in 12 posizioni da 0 a 60°, che aumenta il carico aerodinamico con un conseguente miglioramento della stabilità in curva e una maggiore reattività nei tratti misti. In posizione di massima inclinazione (60°), a una velocità di 200 km/h, l'alettone aumenta il carico aerodinamico fino a 42 kg. Questo contenuto altamente sportivo richiama il mondo delle corse e la leggendaria storia racing dello Scorpione. Una bomba a passo corto, versione "proiettile", tenuta a bada quando è proprio necessario con il provvidenziale tasto del controllo trazione.

I consumi -

 Se cercate comfort nella 695 avete sbagliato auto e lo stesso vale se cercate nell'Abarth una formichina risparmiatrice per quanto riguarda i consumi. Meglio chiarire subito che più dei 10/12 km di media con un litro di benzina "a piede ben leggero" non c'è troppo da sperare. Ma siamo sui 9 km/litro in città, anche meno nel traffico, e si scende facilmente sotto gli 8 km/l se "pestiamo". Insomma per andare forte, il 1.4 T-Jet da 180 CV con turbina Garret ha bisogno di benzina, c'è poco da fare. A meno che non optiamo per la versione elettrificata: stesse prestazioni, stesse emozioni ma lì il "sound" è completamente diverso, anzi, è solo "virtuale". Per riuscirci è stato essenziale l’apporto tecnico del Sound Generator, un dispositivo capace di riprodurre all'esterno il classico suono dei motori endotermici turbocompressi collegandolo con la velocità e con l'utilizzo dell'acceleratore. Il sound scelto come modello è stato quello dell’Abarth 500 con scarico Record Monza, del quale i tecnici hanno registrato ogni minima sfumatura e variazione.

I costi -

 Il range dei prezzi oscilla tra i 26mila di listino di un 595 1.4 T-jet 165 CV ai circa 36mila (ben diecimila in più) della nostra 695 1.4 T-jet 180 CV. In effetti le 595, magari in versione Turismo per un po' di comfort e un po' più di lusso sono già un bel guidare. Le 695, più scattanti e personali, strizzano l'occhio, invece, ai più smanettoni. La scelta, naturalmente è personale ma resta una scelta densa di storia, di record e di innovazioni. La storia di un uomo, l'ingegner carlo Abarth, e delle sue auto speciali che hanno segnato l’automobilismo italiano e internazionale.