Dall'assegno di inclusione al taglio del cuneo fiscale, dai voucher agli incentivi: le misure del decreto lavoro
Quattro miliardi per il cuneo e quasi sei per l'assegno, 1,4 per lo Strumento di attivazione. Nel testo stanziamenti e disposizioni per rilanciare il lavoro e sostenere famiglie e persone fragili o in povertà
Il taglio del cuneo fiscale fino a sette punti per i redditi più bassi da luglio a dicembre e bonus aziendali, compresi i rimborsi per le bollette, non tassati fino ai 3mila euro per i lavoratori con figli. Assegno di inclusione al via da gennaio 2024 per le famiglie con disabili, minori o ultra-sessantenni e dello Strumento di attivazione al lavoro da settembre per gli occupabili. Sono i punti principali del decreto sul lavoro, approvato dal Consiglio dei ministri il primo maggio.
Il testo introduce poi una maggiore flessibilità per i contratti a termine e un tetto più alto ai voucher per congressi, fiere e parchi divertimento. Ecco tutti i passaggi del testo.
Cuneo fiscale -
Il taglio del cuneo fiscale e contributivo tra luglio e dicembre aumenterà di altri quattro punti, senza incidere sulla tredicesima. Alla misura il governo ha destinato circa 4 miliardi. Lo sconto sui contributi previdenziali a carico dei lavoratori salirà, in particolare, rispetto a quanto già previsto nell'ultima manovra, dagli attuali due punti ai sei punti per i redditi lordi fino a 35mila euro, cioè fino a 2.692 euro al mese, e dagli attuali tre a sette punti per i redditi fino a 25mila euro, cioè per chi ha una retribuzione che non superi i 1.923 euro al mese. L'aumento in busta paga per i dipendenti si tradurrà fino a 100 euro mensili.
Assegno di inclusione -
Dal primo gennaio 2024, come misura di contrasto alla povertà, rivolto alle famiglie in cui sono presenti disabili, minori o over 60, l'assegno non potrà essere inferiore ai 480 euro e potrà salire fino a 630 euro per i nuclei composti da over 67 o disabili gravi: alla cifra si potranno aggiungere 280 euro mensili se la famiglia vive in affitto. L'assegno sarà erogato per 18 mesi e potrà essere rinnovato, dopo lo stop di un mese, per altri dodici mesi. E' necessaria la residenza in Italia da almeno cinque anni, si richiede un Isee non superiore ai 9.360 euro e l'iscrizione al Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa. Si prevede di stanziare circa 5,6 miliardi nel primo anno.
Assegno e offerta di lavoro -
I soggetti occupabili, tra i 18 e i 59 anni, e che non rientrano fra le categorie "fragili", perdono il beneficio se rifiutano un'offerta di lavoro, nel caso in cui si tratti di una proposta a tempo indeterminato su tutto il territorio nazionale; o se a tempo determinato con il luogo di lavoro distante non oltre 80 chilometri dal domicilio.
Strumento di attivazione al lavoro -
Si tratta di una misura di sostegno destinata agli occupabili in situazione di povertà e che non hanno accesso all'assegno di inclusione: la disposizione scatta dal primo settembre 2023. Vincolante la partecipazione a corsi di formazione, di qualificazione professionale. Tra le misure anche il servizio civile universale. Sarà necessario registrarsi su una piattaforma informatica nazionale e sottoscrivere un patto di servizio personalizzato: il beneficio è di 350 euro e dura un massimo di 12 mesi non rinnovabili. Stanziati 1.4 miliardi.
Incentivi per le assunzioni -
Ai privati che assumono i beneficiari dell'Assegno di inclusione a tempo indeterminato sarà riconosciuto, per 12 mesi, l'esonero del 100% dei contributi previdenziali, fino a 8mila euro l'anno (al 50% se a tempo determinato). Inoltre, sono previsti incentivi pari al 60% della retribuzione per un periodo di 12 mesi per le assunzioni di Under 30 Neet.
Voucher e sicurezza -
Si alza la soglia delle prestazioni di lavoro occasionale, da 10mila a 15mila euro per chi opera nei settori dei congressi, fiere, eventi, stabilimenti termali e parchi di divertimento. Al via al ministero del Lavoro un Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione di attività formative, i percorsi di alternanza scuola-lavoro. La dotazione è di 10 milioni per il 2023 e di 2 milioni annui dal 2024.
Welfare aziendale -
Solo per il 2023, la soglia dei fringe benefit aziendali non tassati sale a 3mila euro per i dipendenti con figli a carico. A tale misura vanno 142 milioni. La disposizione riguarda beni, servizi e anche i rimborsi da parte dei datori di lavoro per il pagamento delle bollette di acqua, luce e gas.
Reddito di cittadinanza -
Prima dell'Assegno di inclusione, per i beneficiari non occupabili il reddito di cittadinanza continuerà ad essere erogato fino a fine 2023, senza il limite delle sette mensilità introdotto dalla legge di Bilancio.