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Milano, drogò una coppia con lo spritz e violentò la donna: per Omar Confalonieri pena ridotta a 4 anni e 4 mesi  in appello

La vittima: "Per queste violenze le pene devono essere più pesanti". L'ex agente immobiliare è finito imputato anche in una seconda tranche dell'indagine per altri cinque casi di presunte violenze

Ansa

Pena ridotta per Omar Confalonieri, l'ex agente immobiliare, con ufficio in via Montenapoleone a Milano, finito in carcere nel 2021 con le accuse di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni perché aveva stordito durante un aperitivo una coppia, interessata alla compravendita di un box, con dosi massicce di benzodiazepine per poi abusare della donna nella casa dei due, davanti alla loro figlia di meno di un anno. La Corte d'Appello di Milano ha ratificato la pena di 4 anni e 4 mesi, più bassa di due anni rispetto ai 6 anni e 4 mesi del primo grado con rito abbreviato.
 

"Questa pena non è equa, per queste violenze le pene devono essere più pesanti, visto che si parla tanto di violenza sulle donne e questa gente poi la fa franca con 4 anni", ha commentato la vittima, presente in aula assieme al marito, entrambi parti civili col legale Matteo Pellacani.

La pena è stata proposta ai giudici della prima sezione penale d'appello (presidente del collegio Maria Greca Zoncu) dalla difesa, rappresentata dagli avvocati Luca Ricci e Emilio Trivoli, con un concordato in appello, una sorta di patteggiamento in secondo grado, con il via libera della Procura generale col sostituto pg Antonio Leonardo Tanga. Con la sentenza di primo grado del giudice Massimo Baraldo, del 26 maggio 2022, l'ex agente immobiliare era stato assolto da una delle tre accuse, il sequestro di persona.

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Confalonieri, 49 anni, è finito imputato anche in una seconda tranche dell'indagine (nel novembre 2021 fu raggiunto da una seconda ordinanza di custodia cautelare), condotta dai carabinieri e coordinata dal pm Alessia Menegazzo, per altri cinque casi di presunte violenze, con lo stesso schema, con la prima udienza davanti al gup Massimo Baraldo che si è tenuta nei giorni scorsi. Imputata anche la moglie del 49enne per violenza sessuale di gruppo in concorso con il marito in due dei cinque episodi.


L'ex agente immobiliare, tra l'altro, era già stato condannato a Monza nel 2009 per un fatto analogo e un altro fascicolo a suo carico era stato archiviato nel 2010 a Bergamo. I giudici nel dare l'ok alla pena concordata tra i legali e la Procura generale hanno riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate. Una sentenza che, ha chiarito l'avvocato Ricci, rende la "pena finale più accettabile di quella comminata in primo grado". Per l'altro difensore Trivoli "l'obiettivo era fare chiarezza nei limiti del possibile e questa chiusura del processo ci lascia in qualche modo soddisfatti".

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Confalonieri resta in carcere e in attesa dell'esito dell' altro processo, anche se potrebbe essere più agevole, con la pena ridotta, ottenere per lui alcuni benefici, dato che sta seguendo un programma terapeutico per l'abuso di stupefacenti. La difesa in primo grado aveva anche sollevato il tema dell'incapacità di intendere e volere, non accolto dal gup. E nell'altro filone i legali hanno chiesto la ricusazione del giudice (lo stesso del primo processo), ma l'istanza è stata dichiarata inammissibile. L'udienza preliminare si terrà a giugno.

"Siamo senza parole, si parla tanto di violenza sulle donne e questi sono i risultati, i vincitori oggi sono loro, lui e i suoi avvocati", ha spiegato il marito della donna che subi' gli abusi. "C'è molta amarezza", ha aggiunto il legale Pellacani. Sentenze così, hanno detto ancora la donna e il marito, "dicono in pratica che si può usare violenza contro le donne, tanto poi con 4 anni si può farla franca".

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