A Viterbo una donna di origini dominicane, Yvelice Altagracia Martinez, 53 anni, è morta sabato dopo essere caduta dal balcone della sua abitazione. Secondo una prima ricostruzione della squadra mobile della polizia si sarebbe trattato di un tragico incidente. La vittima, avendo dimenticato le chiavi, avrebbe tentato di calarsi dal terrazzo condominiale per raggiungere il balcone dell'appartamento, dove si trovava il suo cane, senza chiedere l'intervento dei vigili del fuoco. Ma l'amore per l'animale domestico le è stato fatale e la donna è morta in ospedale a causa dei gravi traumi riportati nella caduta.
La svolta nelle indagini -
Sembra che il cane, intorno alle 11 di sabato mattina, fosse rimasto sul balcone dell'appartamento della donna, all'angolo tra via del Pavone e via del Repuzzolo a Viterbo, e questo l'avrebbe spinta a tentare di calarsi dal terrazzo condominiale per raggiungerlo, senza chiedere l'intervento dei vigili del fuoco.
Yvelice Altagracia Martinez, subito soccorsa dopo la caduta e trasportata in condizioni gravissime all'ospedale Belcolle di Viterbo, ha lottato per qualche ora tra la vita e la morte, mentre gli inquirenti cercavano di ricostruire la dinamica della vicenda. Ma è spirata in ospedale subito dopo il suo arrivo al pronto soccorso.
I primi sospetti sono caduti su un uomo, poi ritenuto estraneo alla vicenda -
Alcune lacune sulla dinamica dell'incidente avevano indotto gli inquirenti della squadra mobile del capoluogo a esplorare varie piste. Fin dai primi momenti successivi alla disgrazia si erano infatti diffuse alcune voci che parlavano di testimoni che avrebbero visto un uomo allontanarsi dallo stabile subito dopo la caduta nel vuoto. E quella che successivamente è risultata essere solamente una coincidenza, inizialmente ha generato negli agenti della squadra mobile il dubbio che l'uomo visto uscire dallo stabile fosse in qualche modo correlato con l'accaduto.
Ma grazie ad alcune telecamere della zona, l'uomo è stato identificato e rintracciato dagli investigatori, che hanno così potuto appurare la sua totale estraneità ai fatti. Anche il compagno della donna, un bracciante agricolo che lavora presso un'azienda del capoluogo, è stato rintracciato dagli inquirenti che hanno accertato che fosse al lavoro al momento della tragedia.
A quel punto le indagini della mobile si sarebbero orientate sull'ipotesi del suicidio o del semplice incidente domestico. Ma, almeno per quanto riguardava il gesto volontario, mancava il motivo che avesse spinto a suicidarsi una persona che era descritta dai vicini come sempre allegra e gioviale. E non era neanche stato trovato un biglietto o un elemento che potesse far comprendere la volontà della donna di farla finita.
Così i rilievi effettuati dalla squadra scientifica della questura si sono estesi anche al terrazzo condominiale e, alla fine, si è chiarito che la donna non era caduta dal balcone della sua abitazione al secondo piano ma dal tetto terrazzato dello stabile. Da qui la svolta arrivata in tarda serata.