Dopo gli ultimi casi di stupro e aggressioni a Milano, il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato che sarà nel capoluogo lombardo il 10 maggio per fare un punto sulla situazione e per garantire una maggiore sicurezza, soprattutto nella stazione Centrale e nelle zone vicine. "Ci confronteremo sui risultati dei controlli interforze che sono in corso dallo scorso gennaio e che proseguiranno anche nei prossimi mesi", ha spiegato ribadendo l'impegno "a contrastare e prevenire i reati e a garantire la vivibilità di zone cittadine particolarmente esposte".
"Mi sono sentito con Prefettura e Questura, il ministro tornerà a Milano, obiettivamente è un lavoro lungo che richiede tanto impegno", ha spiegato il sindaco Beppe Sala chiedendo che venga aumentata ancora la presenza di uomini e telecamere". "Io non ho mai scaricato su altri le responsabilità - ha aggiunto - È evidente che il ministero è fondamentale, le forze di polizia sono fondamentali nel fare rispettare la sicurezza, però lo sento come un mio dovere".
Tre ore in balia dell'aguzzino -
Domenica si saprà se il 27enne, di origine marocchina, fermato per la violenza sessuale ai danni di una connazionale di 36 anni, deve rimanere in carcere. La donna giovedì notte avrebbe dovuto salire a bordo di un treno per Parigi dopo essere arrivata in citta' dalla Norvegia. La vittima della violenza aveva trovato la stazione chiusa alle 2 e 30 e l'uomo le si era avvicinato, fingendosi gentile e dicendole che anche lui doveva andare in Francia. Era una trappola che la vittima ha ricostruito con fatica con gli agenti della Polfer che svolgono le indagini, anche per le conseguenze delle percosse che ha subito.
La prima violenza è avvenuta mezz'ora dopo il suo arrivo in stazione, nei giardinetti antistanti la Centrale; poi è stata trascinata in uno degli ascensori che portano dall'atrio ai binari. Il 27enne è riuscita a trascinarla dentro uno degli ascensori, dove ha abusato di lei, picchiandola con violenza, tanto da farla svenire. L'aggressione è stata registrata dalle telecamere di sicurezza che hanno inchiodato il suo aggressore. Era riuscita, infine, a liberarsi, a scappare e a chiedere aiuto. Ad avvertire gli agenti della Polfer era stata, verso le 5.45, una guardia giurata. L'uomo era ancora nei pressi, tra i senza fissa dimora della zona.