Quattro anni fa, Respawn Entertainment ha mostrato al mondo che i tempi erano maturi per creare una storia basata su Guerre Stellari in grado di intrecciarsi con il complesso canone della saga creata da George Lucas. Con uno stile a metà tra un "soulslike" e un "metroidvania", Star Wars Jedi: Fallen Order dagli autori di Titanfall e Apex Legends è riuscito a conquistare il pubblico raccontando le peripezie del giovane Cal Kestis.
Quattro anni più tardi, in seguito all'ottimo successo del primo capitolo, la software house torna sul mercato con il seguito diretto Jedi: Survivor, una nuova esperienza single-player ambientata nella galassia lontana lontana di Star Wars e finalmente disponibile su PC, PlayStation e Xbox.
UN VIAGGIO GALATTICO -
Basandosi sul feedback della community, Respawn ha deciso di migliorare i difetti principali del gioco originale per offrire con Star Wars Jedi: Survivor una nuova avventura capace di espandere ogni singolo aspetto del gameplay, che mantiene il particolare ibrido tra un gioco di ruolo votato all'azione - come quelli creati da FromSoftware - e le classiche avventure à la Metroid o Castlevania in cui è richiesta una costante esplorazione di vecchie e nuove aree una volta ottenuti nuovi potenziamenti per accedere a zone prima inaccessibili.
L'obiettivo era quello di rendere ancora più coinvolgente l'avventura del giovane Cal Kestis, che torna in questo episodio forte dell'esperienza maturata cinque anni dopo gli eventi del gioco precedente e ormai votato a combattere con tutte le sue forze l'egemonia di coloro che cercano di porre fine all'ordine Jedi. Ancora una volta, dunque, i giocatori possono avventurarsi su diversi pianeti per vivere una storia decisamente articolata, con numerose missioni principali e attività secondarie che danno vita a una sceneggiatura avvincente.
Tra pianeti celebri nella mitologia di Star Wars e vecchie conoscenze spicca Koboh, una delle location più ampie create da Respawn per questo episodio, che grazie al suo level design particolarmente intelligente sfrutta le numerose novità in termini di esplorazione e movimento per dar vita a un viaggio di scoperta particolarmente intrigante. Al contrario di molti seguiti diretti, infatti, il protagonista partirà nell'avventura di Jedi: Survivor mantenendo buona parte dei poteri ottenuti in precedenza e guadagnando ben presto nuovi "giocattoli" e tante abilità con cui divertirsi, sia nell'esplorazione che nella risoluzione degli enigmi e nei combattimenti.
Dal rampino, utile per raggiungere punti più elevati, a un sistema di scorciatoie che rende più agevole l'idea di tornare sui propri passi in cerca di segreti, collezionabili o casse in cui scovare nuovi oggetti per il corposo sistema di personalizzazione dei personaggi (che non si limita al look e ai vestiti di Cal, ma anche potenziamenti e modifiche per la spada laser e per BD-1, il droide alleato di Cal), l'esplorazione assume tutto un altro sapore in Jedi: Survivor, con il giovane Cal che può sbizzarrirsi tra corse sui muri e salti prodigiosi. Anche il sistema di viaggio rapido è stato migliorato, con la possibilità di spostarsi velocemente tra i vari pianeti, senza dover rifare sempre lo stesso tragitto.
IL POTERE DELLA FORZA -
Anche il sistema di combattimento è stato migliorato rispetto al primo capitolo, grazie all'aggiunta di nuove opzioni offensive e una vasta gamma di tecniche di combattimento. La novità più interessante è l'accoppiata formata da spada e blaster, che permette di sparare una serie di proiettili o caricare un potente colpo singolo in grado d'infliggere danni ingenti. La guardia incrociata è invece una tecnica che predilige la potenza assoluta, poco importa se a essere sacrificata è la velocità di attacco che rende Cal vulnerabile alle sortite avversarie.
È possibile sbloccare cinque "stili" di combattimento differenti, ciascuno basato su una particolare "postura" e impreziosita da un albero delle abilità che consente di rendere ancora più letale il protagonista durante gli scontri contro le forze imperiali o le creature che popolano i vari pianeti. Il sistema di progressione riparte dunque dalle solide basi del capitolo precedente ed espande ulteriormente le capacità difensive e offensive di Cal Kestis, introducendo nel mix anche delle piacevoli opzioni inedite come la possibilità di usare la Forza per generare un campo in grado di rallentare gli avversari presenti nel suo raggio d'azione, o la classica tecnica Jedi che può confondere gli avversari e spingerli a lottare tra loro.
Come se non bastasse, è possibile godere del supporto di alcuni alleati durante le battaglie, con tanto di possibilità d'impartire dei comandi sulla falsariga del sistema visto in God of War per il personaggio di Atreus. In generale, Star Wars Jedi: Survivor si conferma un gioco coinvolgente e appassionante, che offre ai giocatori la possibilità d'immergersi totalmente nell'universo di Guerre Stellari tanto nella campagna principale, che si articola per una ventina di ore all'incirca, sia durante le numerose quest secondarie che è possibile affrontare nel nuovo hub, il Saloon di Pyloon, in cui incontrare personaggi secondari con cui chiacchierare e avviare missioni, cimentandosi nel giardinaggio o come cacciatori di taglie.
Peccato, tuttavia, che l'ottima infrastruttura ludica non sia supportata da un comparto tecnico all'altezza. Allo stato attuale, infatti, Jedi: Survivor non compie chissà quale passo in avanti rispetto al capitolo precedente e deve fare i conti con qualche problema a livello grafico, nonostante le due opzioni che prediligono la qualità o le prestazioni. Il frame-rate è spesso ballerino, mentre alcuni problemi di gestione degli elementi su schermo rendono l'azione non sempre ideale. Per fortuna ci pensa la splendida colonna sonora a risollevare le sorti di un gioco che avrebbe probabilmente beneficiato di qualche mese in più nello sviluppo.
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Nonostante i problemi tecnici, sui quali Respawn sembra essere già al lavoro (un buon numero di aggiornamenti è già in cantiere, a detta degli sviluppatori), Star Wars Jedi: Survivor rappresenta uno dei migliori videogame mai realizzati per gli amanti di Guerre Stellari: se volete vivere ore e ore di divertimento partendo all'avventura nell'universo creato da George Lucas, la nuova epopea spaziale di Cal Kestis è ciò che fa al caso vostro.
Come lo abbiamo giocato
Abbiamo completato la storia di Star Wars Jedi: Survivor su PlayStation 5 grazie a un codice fornito dal distributore, vivendo le gesta di Cal Kestis per una ventina di ore prima di raggiungere i titoli di coda. Il gioco include una completa localizzazione in italiano, con doppiaggio nella nostra lingua e la presenza di sottotitoli per chi volesse invece godersi la recitazione originale da parte del cast, guidato dall'ottimo Cameron Monaghan nei panni dell'eroe principale. Il gioco è disponibile su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X/S.
Può piacere a chi…
… ama i giochi d'azione in grado di offrire un buon tasso di sfida
… adora l'universo di Star Wars e vuole vivere una nuova storia avvincente
… apprezza l'esplorazione di scenari caratterizzati da percorsi intricati e tanti segreti
Potrebbe deludere chi…
… sperava in un gioco completamente stravolto rispetto al primo capitolo
… non ama rivisitare le stesse aree più volte
… non tollera le esperienze potenzialmente frustranti
Star Wars Jedi: Survivor è un gioco consigliato ai maggiori di 16 anni.