A Ravenna un gatto sarebbe stato ucciso da un 37enne, "geloso" delle attenzioni che la moglie riservava al felino. L'uomo, di origine straniera, è accusato di essere il responsabile del soffocamento dell'animale e di altri maltrattamenti in famiglia. Finito in giudizio, ha negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda.
Gatto ucciso per ripicca -
Le associazioni animaliste Enpa e Animal Protection si sono costituite parte civile nel processo appena iniziato nei suoi confronti. I fatti - come riferito dai quotidiani locali - risalirebbero al primo marzo del 2022. L'uomo, residente nella frazione ravennate di Roncalceci, avrebbe agito davanti agli occhi della coniuge per punirla delle "mancate attenzioni" nei suoi confronti. "Guarda cosa faccio al tuo amore quando non mi stai a sentire o non mi guardi", sarebbero state le parole del marito prima di avventarsi sulla bestiolina.
La donna lo accudiva da tempo -
Secondo quanto riferito in aula dalla donna, quel gatto, inizialmente randagio, lo aveva trovato tempo prima in una località rivierasca e aveva iniziato ad accudirlo e a dargli da mangiare. Quel giorno il felino si trovava alla porta per potere entrare e sfamarsi. È in quel momento che l'uomo, in preda alla gelosia, si era arrabbiato non sentendosi adeguatamente preso in considerazione dalla donna.
"Soffocato e seppellito in giardino" -
"Vedi? Guardi più il gatto di me…", le avrebbe detto prima di afferrare con decisione l'animale per poi tirarlo da una parte per la testa e dall'altra per le zampe posteriori fino a farlo soffocare. L'uomo sarebbe quindi sceso in giardino per scavare una buca: da quel momento l'animale era scomparso. L'imputato ha sempre negato di averlo ucciso, raccontando di un possibile "allontanamento volontario" del gatto durante la stagione degli amori.