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Napoli: Pizzeria Salvo regala il “bonus scudetto” ai dipendenti  

Chiusura straordinaria per i due locali di Chiaia e di San Giorgio a Cremano domenica 30 aprile

Pizzeria Salvo festeggerà con il suo staff la vittoria 

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Da settimane nei quartieri e tra le vie del centro storico di Napoli fervono i preparatavi. Tutto è colorato di azzurro, bandiere e striscioni sventolano tra la brezza primaverile. Dopo oltre trent’anni di attesa, la capitale partenopea è pronta per festeggiare per la vittoria (annunciata matematicamente) dello scudetto. Era dai tempi di Diego Armando Maradona che non succedeva e adesso l’emozione è palpabile.  Mancano pochi giorni: la partita decisiva verrà giocata domenica 30 aprile.

I fratelli Francesco e Salvatore Salvo si preparano alla vittoria dello scudetto del Napoli con un piccolo, grande regalo. Una sorpresa per gli oltre 70 dipendenti che lavorano nelle due pizzerie di Chiaia e di San Giorgio a Cremano: i due locali domenica faranno chiusura straordinaria per permettere a chi lavora con loro di passare questa giornata di euforia a festeggiare con parenti e amici.

Si tratta di un sentimento che va oltre il calcio, è un auspicio che questa grande vittoria possa essere un’opportunità di rilancio della nostra città e uno stimolo per i giovani. Una festa che speriamo si possa vivere con la massima gioia e in rispetto della sicurezza pubblica” spiega Salvatore Salvo. Perché i napoletani hanno il cuore grande, e i pizzaioli ancora di più.

Francesco e Salvatore Salvo lo sono da tre generazioni, fedeli alle origini ma audaci nella ricerca di nuovi sapori, e oggi i loro due locali sono tra le migliori pizzerie secondo 50 Top Pizza, 5° posto in Italia e 7° nel mondo. Il segreto del loro successo? I due fratelli hanno fatto evolvere l'eredità familiare lavorando molto sugli impasti e studiando farine, idratazione e tempistiche. Il risultato è una pizza leggerissima e super digeribile, sempre nel solco della scuola partenopea. Tappa immancabile per i napoletani ma anche per tutti i turisti, capaci di attraversare intere regioni per venire ad assaggiare e conoscere la vera pizza napoletana, così come viene interpreta oggi.

Di Indira Fassioni 

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