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Scostamento di bilancio, ok anche dal Senato: via libera con 112 voti

Il voto di Palazzo Madama ha seguito il via libera della Camera. A Montecitorio si sono registrati momenti di alta tensione con il Pd che ha abbandonato l'Aula

La votazione di oggi 28 aprile  Alla Camera e al Senato è stata ripetuta la procedura per l'approvazione della Relazione sull'utilizzo dello scostamento di bilancio e sul Def, dopo che giovedì un veloce Consiglio dei ministri aveva approvato una nuova Relazione sullo scostamento. Un passaggio, questo, che si è reso necessario a seguito della bocciatura alla Camera della prima Relazione.

La bagarre alla Camera  Il Documento di economia e finanza è stato approvato in via definitiva nei due rami del Parlamento, ma in mattinata alla Camera è stata bagarre, con l'opposizione che non ha mancato di sottolineare ancora la brutta figura del giorno prima, quando non si è raggiunta la maggioranza assoluta per approvare lo scostamento di bilancio, con 195 sì contro i 201 necessari. Tensione soprattutto durante le dichiarazioni di voto, quando a parlare è il capogruppo di Fratelli d'Italia, Tommaso Foti, che ha attaccato: "Se vogliamo vedere chi ha fatto il ponte, consiglio all'opposizione di guardare anche tra i suoi banchi", e ha sottolineato: "Non possiamo dimenticare che alcuni ruoli funzionali per rendere efficaci le votazioni che sono stati stabiliti quando questa Camera era composta di 630 membri, sono rimasti immutati ora che sono 400, e questo vale soprattutto per i ruoli di governo".

Il Pd ha abbandonato l'Aula e la seduta è stata sospesa, come già era accaduto poco prima per un malore di Angelo Bonelli (Avs) subito dopo il suo intervento: portato al Gemelli per accertamenti, sta bene. Alla ripresa il capogruppo leghista Riccardo Molinari ha fatto eco a Foti: "Quello che abbiamo visto è dovuto alla lotta iconoclasta che ha voluto il taglio dei parlamentari, ma senza tagliare il resto, le commissioni e i loro membri. E chi è in missione all'estero per le commissioni non sta facendo il ponte del Primo maggio, ma sta lavorando per la comunita'". Il voto questa volta va liscio, con 221 sì.

Il voto in Senato  Nel pomeriggio anche il Senato dà il via libera. Ma non si sono spente le polemiche, i cui echi sono arrivati anche Oltremanica, dove il premier Giorgia Meloni è in missione a Londra. "Credo - spiega Meloni - che dobbiamo fare i conti con il fatto che il taglio dei parlamentari incide perché il doppio incarico rende più facile che in Aula manchino i numeri. Credo soprattutto che bisogna parlare con i capigruppo e trovare un modo per garantire che si riesca a fare il doppio lavoro, lavorando di più se necessario, perché purtroppo riguarda tutti, ma non prevedo ipotesi di sostituzioni di doppi incarichi". 

Risorse per il taglio del cuneo fiscale  Nella risoluzione che ha dato l'ok all'utilizzo dello scostamento di bilancio, il Parlamento ha autorizzato l'esecutivo a destinare 3,4 miliardi di euro al taglio del cuneo fiscale per il 2023, sul lavoro dipendente e al sostegno delle famiglie con figli e, nel 2024, al rifinanziamento del fondo per la riduzione della pressione fiscale anche per interventi a tutela dei lavoratori e delle famiglie.

La risoluzione sul Def impegna dunque il governo, oltre che a conseguire i saldi di bilancio riportati nel documento, anche a favorire la crescita della produzione economica attraverso riduzioni del carico fiscale con particolare riferimento a lavoratori e famiglie e a valutare l'innalzamento delle pensioni minime e di invalidità. Tra gli impegni per il governo, la risoluzione indica la riallocazione della spesa nei settori che hanno un maggiore potenziale di crescita, misure anche strutturali per il sostegno alla natalità, incentivi all'occupazione, soprattutto femminile, misure di contrasto alla delocalizzazione delle aziende.

  • 28 apr -

    Cdm 1° maggio, c'è il decreto su inclusione, lavoro e salute

    Il Consiglio dei ministri è convocato per lunedì primo maggio alle 10 a Palazzo Chigi. A quanto si apprende, all'ordine del giorno c'è un decreto legge con misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro e in materia di salute. Fra i provvedimenti in esame, anche un disegno di legge in materia di lavoro e un decreto legislativo in attuazione della Delega al Governo in materia di disabilità del 2021.

  • 28 apr -

    Senato approva relazione su scostamento bilancio con 112 sì

    Al Senato la nuova relazione sullo scostamento di bilancio, collegata al Def, supera la prova del quorum e viene approvata a maggioranza assoluta. I voti favorevoli sono stati 112 e 57 contrari.

  • 28 apr -

    Garavaglia (Lega): "Quando si sbaglia si chiede scusa"

    "Quando si sbaglia, si chiede scusa. Scusa al governo, al presidente Meloni, al ministro Giorgetti, all'opposizione che merita rispetto perché è la maggioranza che deve garantire i numeri in Aula. Scusa ai cittadini, che chiedono al Parlamento di risolvere i problemi". Lo ha affermato Massimo Garavaglia, senatore della Lega, nella dichiarazione di voto in Aula sulla Relazione sullo scostamento di bilancio e sul Def.
     

  • 28 apr -

    Caos Def, Meloni: "Manterremo i nostri impegni" - VIDEO

  • 28 apr -

    Ok della Camera risoluzione sullo scostamento di bilancio

    L'Aula della Camera approva, a maggioranza qualificata, la risoluzione di maggioranza sullo scostamento del pareggio di bilancio. I voti a favore sono 221 stati, 116 i contrari.

  • 28 apr -

    Def, bagarre in Aula: seduta sospesa e il Pd abbandona

    Bagarre nell'Aula della Camera dove la seduta è stata sospesa. Mentre i deputati del Pd abbandonavano l'Aula dopo un attacco di Tommaso Foti (Fdi) a Debora Seracchiani, Nico Stumpo del Pd si è scagliato verso i banchi di Fdi. Sono intervenuti i commessi e sonvolati spintoni.

  • 28 apr -

    Def, Pd applaude quando Foti si scusa con Meloni

    I deputati dell'opposizione hanno applaudito nell'Aula della Camera Tommaso Foti di Fdi quando ha chiesto scusa per quanto accaduto ieri a Montecitorio sul Def.

  • 28 apr -

    Molinari (Lega): nessuna crisi politica in atto

    "Non c'è nessuna crisi politica in atto, come oggi qualche giornale ipotizzava, anzi al ministro Giorgetti la Lega non può che dire grazie per il suo lavoro. Quello che abbiamo visto è dovuto alla lotta iconoclasta che ha voluto il taglio dei parlamentari, ma senza tagliare il resto, le commissioni e i loro membri. E chi è in missione all'estero per le commissioni non sta facendo il ponte del Primo maggio, ma sta lavorando per la comunità. Solo chi vede il Parlamento come un'alternativa alla disoccupazione o un lavoro impiegatizio può pensare che chi non è qui a schiacciare il tasto sia in vacanza". Coì il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, durante le dichiarazioni di voto in Aula alla Camera sul Def e la nuova relazione sullo scostamento di bilancio, dopo la bocciatura di ieri.
     

  • 28 apr -

    Barelli (FI): "Non c'è nessuna crisi politica"

    "Non c'è nessuna crisi politica in atto, anche se era meglio concludere ieri l'esame del Def. I partiti che sostengono il governo sono uniti". Lo dice Paolo Barelli (FI) in una dichiarazione di voto sul Def. 

  • 28 apr -

    Ripresi i lavori, Richetti: "In bocca al lupo a Bonelli"

    Alla ripresa dei lavori in Aula, Matteo Richetti (IV) ha mandato ad Angelo Bonelli "un grande in bocca al lupo". Le sue parole sono state sottolineate da un applauso unanime dell'Assemblea di Montecitorio. 

  • 28 apr -

    Un deputato ha un malore, sospesa la seduta

    Malore in Aula alla Camera per un deputato il dibattito sul Def. La seduta è stata immediatamente sospesa. A sentirsi male è stato Angelo Bonelli: aveva appena finito la sua dichiarazione di voto quando ha avuto un malore. Immediato l'intervento dei sanitari e dei commessi, che lo hanno portato fuori dall'Aula. In carrozzina, è stato accompagnato in infermeria. 

  • 28 apr -

    Al via in Aula le dichiarazioni di voto

    Sono iniziate in Aula alla Camera le dichiarazioni di voto sulle risoluzioni sul Def e sulla nuova relazione. Perché la relazione passi serve la maggioranza assoluta dell'assemblea, cioè 201 voti favorevoli: ieri la maggioranza si era fermata a 195.

  • 28 apr -

    Nella nuova relazione non cambiano le previsioni di scostamento di bilancio

    Nella nuova relazione del governo sullo scostamento di bilancio per gli anni 2023 e 2024 non cambiano le previsioni, con la richiesta rispettivamente di 3,4 e 4,5 miliardi. Lo ha anticipato il relatore, Roberto Pella, di Forza Italia, all'inizio della discussione in Aula alla Camera, e lo ha confermato al termine il sottosegretario all'Economia, Federico Freni. Rispetto alla precedente relazione cambiano dunque solo alcune parole del testo, passaggio necessario dopo la bocciatura alla Camera. 

  • 28 apr -

    Barelli (FI): diversi parlamentari erano in campagna elettorale

    "Credo che ci siano una serie di contemporaneità che vanno considerate, non a giustificazione ovviamente. Siamo anche in un momento di campagna elettorale per le amministrative. Diversi parlamentari di ogni partito erano corsi nei loro territori. E' un incidente sicuramente deprecabile, ma che non ha nessuna ripercussione sul piano politico". Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, ad Agorà su Rai3. 

  • 28 apr -

    Tremaglia (FdI): "Dobbiamo chiedere scusa a Meloni e al governo"

    "Noi dobbiamo chiedere scusa ai nostri elettori e al governo, che sta lavorando bene e molto. Io personalmente mi sento di dover chiedere scusa al presidente Meloni, che in questi anni ha dato sempre esempio di umiltà e lavoro costante. La politica è dare l'esempio e noi ieri abbiamo dato un cattivo esempio". Lo ha detto in Aula Andrea Tremaglia, di Fratelli d'Italia, durante la discussione sulla nuova relazione a proposito dello scostamento di bilancio, dopo la bocciatura. Tremaglia ha però sottolineato che FdI aveva "cinque assenti non in missione, ma la maggior parte purtroppo per malattia". 

  • 28 apr -

    Al via alla Camera la discussione generale

    E' cominciata nell'Aula della Camera la discussione generale del Def approvato dal Consiglio dei ministri dopo che a Montecitorio era stata bocciata la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio. Come stabilito dalla Capigruppo, alle 10 ci saranno le dichiarazioni di voto in diretta tv seguite, alle 11:30, dalla votazione sulle risoluzioni. 

  • 28 apr -

    Def, Braga: la maggioranza è inadeguata a governare

    I banchi delle forze "che sostengono il governo Meloni non erano pienissimi come ci si aspetterebbe in occasioni dove servono numeri consistenti per approvare il provvedimento. Ma a una certa sciatteria, la maggioranza ha sommato arroganza e incapacita'. In questo passaggio ha dimostrato di non essere pronta a governare ed è un fatto gravissimo perché siamo di fronte all'atto più importante di programmazione economica". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera.

  • 28 apr -

    Def, Barelli: all'errore rimedieremo subito

    "Io sono stato a Montecitorio fino alle 15. Poi mi sono dovuto allontanare per un'indagine radiologica fissata da un mese". Lo dice in una breve intervista al Corriere della Sera Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, che era fra gli assenti in Aula ieri al momento del voto sul Def.

  • 28 apr -

    Def, Rampelli: serve più responsabilità

    Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera di Fratelli d'Italia, stava guidando i lavori dell'Aula quando si e' verificato l'incidente. "Sul momento era impossibile rendersi conto - spiega alla "Stampa" - i numeri arrivano in tempo reale, l'esito lo capisci alla fine". Per lui e per chi lo stava assistendo sono stati momenti di caos, ma "poi ho pensato che si sarebbe trovata una soluzione, facendo una nuova votazione".

  • 28 apr -

    Scostamento di bilancio, oggi votazione alla Camera e al Senato

    Nuova relazione sullo scostamento di bilancio approvata dal Consiglio dei ministri dopo la mancata approvazione della prima formulazione alla Camera. La relazione approderà stamattina in aula alla Camera per una nuova votazione a maggioranza assoluta. Alle 14 si passerà al Senato.

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