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Ed Sheeran in tribunale per il plagio: "Non mi fate rispondere perché sapete che avrei ragione"

Sotto accusa la sua "Thinking Out Loud", ritenuta troppo simile a "Let's Get It On" di Marvin Gaye

Fotogallery - Ed Sheeran al tribunale federale di New York per il processo 

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E' iniziato a New York il processo a Ed Sheeran, accusato di violazione del copyright. Il cantautore britannico avrebbe plagiato alcune parti della sua “Thinking Out Loud” da “Let's Get It On” di Marvin Gaye del 1973. Sheeran ha testimoniato in un’aula del tribunale negando le accuse: "Non mi fate rispondere perché sapete che avrei ragione".

In tribunale   Mentre i legali di Ed Sheeran hanno affermato che la star britannica ha scritto il brano in autonomia e senza copiare nessuno, l’avvocato Ben Crump che difende gli interessi degli eredi del coautore della canzone di Gaye, ha dichiarato di avere prove “schiaccianti. E' stato presentato dai querelanti il filmato di un concerto a Zurigo in cui Sheeran fa un mash-up dei due brani. Per Crump il video del concerto equivale a una confessione e una prova incontrovertibile di colpevolezza. 

Le dichiarazioni di Ed Sheeran   In risposta alle accuse in aula il cantante ha detto: "Se avessi fatto quello che mi stai accusando di fare, sarei un vero idiota a salire su un palco di fronte a 20.000 persone e farlo", ammettendo di mescolare talvolta canzoni con progressioni di accordi identiche durante i suoi concerti. "Potresti passare da 'Let it Be' a 'No Woman, No Cry' e tornare indietro", ha continuato sotto giuramento, riferendosi ai classici dei Beatles e di Bob Marley.

L'azione legale  L'azione legale che ha portato al processo è stata presentata nel 2017.  La giuria non terrà in considerazione le parole di "Let's get It On", bensì dovrà tener conto degli elementi di base della melodia e del ritmo del brano e decidere se la sovrapposizione tra la combinazione di progressione di accordi e ritmo armonico delle canzoni è simile al punto da essere considerati un plagio. Gli avvocati di Ed Sheeran hanno detto che entrambi le canzoni hanno punti strutturali comuni tuttavia contestano le accuse sostenendo che i frammenti ritenuti "rubati" non sono tali da garantire una richiesta di violazione del copyright. ll processo dovrebbe durare almeno una settimana. Se la giuria riterrà la pop star responsabile di violazione del copyright, il processo entrerà in una seconda fase per determinare quanto è l'ammenda da pagare.

Seconda accusa di plagio    Il cantautore britannico un anno fa ha vinto una battaglia sul copyright nel Regno Unito per il suo successo del 2017 "Shape of You". Sheeran ha criticato proprioquella che ha descritto come una "cultura" di cause legali infondate intese a spremere denaro da artisti desiderosi di evitare le spese di un processo. "Sento che affermazioni come questa sono troppo comuni ora e sono diventate una cultura in cui si fa un reclamo con l'idea che un accordo sarà più economico che andare in tribunale, anche se non ci sono basi per il reclamo - disse Sheeran in un video pubblicato su Twitter dopo il verdetto -. E' davvero dannoso per l'industria della scrittura di canzoni".

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