A Disney è cominciata un'altra e più ampia ondata di tagli ai posti di lavoro, portando i licenziamenti a quota 4.000. Questo provvedimento è parte di un piano di riduzione delle spese di 5,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, annunciato all'inizio dell'anno dall'amministratore delegato Bob Iger. Tale misura è però anche destinata a non essere l'ultima.
In arrivo terzo round di licenziamenti -
In arrivo terzo round di licenziamenti Il colosso dell'intrattenimento americano ha detto che è in previsione l'inizio di un ulteriore ondata di tagli ai posti di lavoro, prima che cominci l'estate. L'obiettivo finale è arrivare a quota 7.000 dipendenti in meno, pari al 3% della forza lavoro totale di Disney che impiega globalmente 220.000 persone, di cui circa 166.000 negli Stati Uniti e altri 54.000 in altri Paesi.
Tagli per cambiamento interno -
Secondo la rivista statunitense Variety, questi licenziamenti riguardano svariati settori del gruppo come il canale Espn e la società di produzione Disney Entertainment. Il colosso americano ha sottolineato che i licenziamenti sono parte di una più ampia riorganizzazione e che non si aspetta che tali misure abbiano un impatto su chi lavora nei suoi parchi e resort. Inoltre, Disney, si legge in una nota, si sta "imbarcando in una significativa trasformazione" che si tradurrà in una "crescita e in una redditività sostenute nelle nostre attività di streaming, posizionandoci per navigare le sfide economiche globali e portare risultati agli azionisti".