Sulla riapertura del caso

Strage di Erba, l'avvocato di Olindo e Rosa attacca "Quarto Grado": "Ricostruzioni parziali delle confessioni"

Ospite nel programma di Rete 4, il difensore dei coniugi Romano a Gianluigi Nuzzi: "Forse non avete letto tutte le carte"

Ospite a "Quarto Grado" l'avvocato Fabio Schembri, difensore di Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi che stanno scontando l'ergastolo per la strage di Erba dell'11 dicembre 2006, attacca la trasmissione di Rete 4: "Le ricostruzioni delle confessioni che mostrate sono parziali. Evidentemente non sono state lette tutte. Se tagliate i pezzi non si capisce perché viene detta una determinata cosa ma soprattutto chi può o meno averla suggerita". 

"Visti i tempi televisivi stretti non si può mostrare un'ora e mezza di confessioni", ha risposto il conduttore e giornalista Gianluigi Nuzzi.

L'avvocato Schembri ha parlato poi dei "dettagli fasulli" che Pietro Colaprico, ospite in studio, ha riportato in un articolo su La Repubblica. "I cuscini (presumibilmente utilizzati da Olindo Romano per uccidere una delle vittime) poteva conoscerli chiunque avesse visto le foto che sono state mostrate durante la confessione della strage. È stato ammesso dal pubblico ministero nella sua requisitoria. Anche sul contatore i coniugi sbagliano dichiarando la 'luce accesa in casa' ma non è vero, era stata staccata due ore prima, precisamente alle 17:40. Bisogna leggere bene tutte le confessioni, altrimenti rischiate di sbagliare" ha concluso l'avvocato di Olindo Romano e Rosa Bazzi.

"Le confessioni le abbiamo lette tutte. Vorrei che la smettessimo di far passare che solo voi avete la conclusione in tasca", ha risposto il giornalista Pietro Colaprico.