Fare delle proprie passioni una ragione di vita richiede tanta determinazione e soprattutto amore per ciò che si fa. Complice il lockdown dovuto alla pandemia, molte persone sono riuscite a trasformare dei comuni passatempi in nuove occasioni, reinventando alcuni aspetti della propria vita. Un eccellente esempio nostrano è Cristina Scabbia, cantante della band heavy metal Lacuna Coil, che ha parlato della sua più recente collaborazione con il videogame Metal: Hellsinger.
In un'intervista ai microfoni di Tgcom24 e Mastergame, la cantante racconta di come abbia ormai consolidato la sua "doppia vita" a cavallo tra videogiochi e musica, che procede a vele spiegate.
LA COLLABORAZIONE -
Insieme a Will Ramos dei Lorna Shore, Cristina Scabbia uno dei due protagonisti di Dream of the Beast, espansione dello sparatutto a tema musicale sviluppato da The Outsiders e Funcom, che per la sua pluripremiata colonna sonora annovera tra le sue fila collaborazioni con cantanti del calibro di Mikael Stanne (Dark Tranquility), Matt Heafy (Trivium), Serj Tankian (System of a Down) e Alissa White-Gluz (Arch Enemy).
"Tutto è partito dalla Gamescom dello scorso anno. Mi trovavo lì per salutare degli amici, per vedere un po' di novità e visitare i vari padiglioni”, confida la cantante parlando di come sia nata la collaborazione con il team svedese. "Sapevo che ci sarebbe stato un concerto speciale dedicato all'uscita di Hellsinger, al quale avrebbero partecipato anche amici come il cantante dei Trivium, la cantante degli Arch Enemy e tutti quelli che avevano partecipato alla colonna sonora di questo sparatutto a base di musica metal".
Cristina non nasconde il suo entusiasmo nel descrivere come tutto sia nato per caso: "In quell'occasione ho conosciuto gli sviluppatori di Hellsinger, ma non abbiamo parlato di un'eventuale collaborazione. Qualche mese fa ho ricevuto un'email in cui mi chiedevano se volessi partecipare alla realizzazione delle nuove musiche per il gioco. Sono stata molto contenta perché, ancora una volta, avrei potuto unire il mio mondo, quello del metal, a un altro mondo che amo: quello nerd, dei videogiochi. Quindi ho accettato con gioia".
Nel giro di breve tempo, il progetto si è concretizzato ed è passato alla fase di registrazione, che ha rappresentato una vera e propria sfida per la cantante milanese. "Ho ricevuto la musica con tutte le parti vocali e il testo, e ho dovuto registrarlo per conto mio a Milano, inviando i file con la mia voce", racconta Cristina, che sottolinea come ci sia stato un botta e risposta, uno "scambio d'idee" per adattare la traccia vocale ideata dai compositori dello studio svedese alla sua vocalità "Non ho composto le parti vocali né i testi, di fatto è stato scritto da un'altra persona che immaginava un altro tipo di vocalità".
Seppur impegnativo, Cristina rivela di aver trovato il progetto stimolante. "Per me è una nuova avventura, un punto di vista differente pensato da un'altra persona e abbinato alla mia voce. Mi è piaciuto molto il risultato", racconta la cantante, confermando come il risultato sia un brano "tiratissimo, adatto ovviamente a un tipo di gioco in cui non ci si ferma mai, uno sparatutto che non dà tregua". Data l'esperienza ventennale nei Lacuna Coil e la presenza sui palchi più prestigiosi a livello internazionale, c'era grande curiosità su quale dei brani della band potesse sposarsi al meglio con la natura "implacabile" del gioco creato da The Outsiders e Funcom. "Non ci avevo pensato. Non riesco a focalizzarmi su una canzone in particolare, ma credo che l'ideale sarebbe stata sicuramente una canzone molto ritmica, molto cadenzata".
UN AMORE CHE PARTE DA LONTANO -
Quella dei videogiochi non è una passione che Cristina coltiva dalla pandemia, ma qualcosa che l’artista ha portato avanti per tutta vita, al fianco del percorso musicale. "La mia passione per i videogiochi è nata quand'ero piccola, ai tempi delle elementari. Il primo ricordo credo risalga a Pitfall! su Atari 2600", racconta la cantante, che sottolinea come tra le tappe del viaggio ci siano stati il Game Boy e la storica PlayStation prima di una pausa dovuta all'inizio dei tour.
"La pandemia ci ha costretti a restare in casa e ho riscoperto l'amore per i videogiochi, ampliando il mio parco console, comprando un PC con cui giocare e trascorrendo finalmente un po’ più di tempo in questo mondo. Ho persino cominciato a rivisitare le fiere, un amore che risale a tanti anni fa".
La cantante tiene sempre a rimarcare come, pur non essendo una giocatrice professionista, i videogiochi l’abbiano accompagnata costantemente nel suo percorso. Una passione che ha permesso a Cristina di coltivare una vastissima community che, al di là della musica, la segue assiduamente sui social network, sia nelle sue peripezie musicali, sia durante le dirette videoludiche su Twitch. Le vesti da "gaming singer" non finiscono qui, dato che pochi mesi fa Cristina ha prestato la sua voce a un’altra straordinaria collaborazione con il musicista e content creator Mark the Hammer per il pezzo 'Start Again' ispirato a Diablo II - Resurrected.
"Se quattro anni fa mi avessero chiesto di scrivere una canzone per un videogioco, l’avrei trovata una cosa davvero difficile da sviluppare", racconta. "Per me è un grande orgoglio: io specifico sempre di essere una giocatrice assolutamente mediocre, nel senso che amo i videogiochi proprio perché mi rilassano. Non sono competitiva, non gioco a livelli ultra-difficili. Non mi piace essere in competizione con gli altri, piuttosto essere in competizione con me stessa e godermi le storie, andando avanti con molta, molta calma. Fa sorridere che, avendo cantato su colonne sonore dei videogiochi, la percezione nei miei confronti sia di 'una giocatrice incredibile'. Io dico sempre di essere 'la più brava giocatrice mediocre di videogiochi', perché poi in realtà è l'amore per i videogiochi che ti rende una giocatrice a tutti gli effetti".
SOGNI PER IL FUTURO -
A proposito di collaborazioni, Cristina non ha nascosto il sogno di essere coinvolta, in futuro, in progetti come l'imminente Diablo IV o Final Fantasy, cimentandosi nella creazione di un brano per un "videogioco d’azione caratterizzato da una bella storia". Certo è che la sua crescente notorietà ha reso ancora più vivo il discorso riguardo l’annosa diatriba sul futuro di giocatori e giocatrici, su cui la cantante non si è certo risparmiata facendo un confronto con la musica, e più nello specifico il panorama metal.
"Quando ho iniziato io, ormai più di vent'anni fa, era strano vedere sul palco delle donne all'interno di una band metal, perché era un mondo più maschile, che è un po' la stessa cosa che succede nei videogiochi. Non voglio rivendicare la posizione femminile all'interno dei videogiochi: tutti possono giocare, a qualunque età. Chiunque può avvicinarsi ai videogiochi perché è di fatto come guardare un film. Ovviamente ci vuole più pratica per utilizzare un controller o un PC, però non c'è qualcosa relativo al sesso che possa distanziare, dipende sostanzialmente dai gusti di ogni persona".
"Non ho mai capito il perché di questa distinzione", prosegue Cristina. "Ci sono un sacco di videogiocatrici, è un mondo aperto a tutti. È un'attività 'fisica' fino a un certo punto: è chiaro che se parliamo di lancio del peso o di sumo posso dirti che alcuni uomini potrebbero essere un po' più dotati fisicamente, ma mai nei videogiochi. Si tratta di avere i riflessi pronti, di memoria muscolare, di allenamento, tutti elementi adatti sia agli uomini, sia alle donne".