LA NOSTRA RECENSIONE

Dead Island 2, quando gli zombi trasformano Los Angeles in un inferno

Dopo uno sviluppo durato quasi dieci anni, il nuovo videogame di Dambuster Studios fa tappa in California con il suo esercito di non-morti da combattere... in modi creativi

© Ufficio stampa

Era il lontano 2014 quando Dead Island 2 venne annunciato in pompa magna all'E3 di Los Angeles, diventando subito uno dei giochi più apprezzati della fiera californiana salvo poi essere quasi cancellato a causa di numerosi problemi emersi in fase di sviluppo. In questo tempo il seguito di Dead Island: Riptide è passato nelle mani di ben quattro studi differenti, prima di vedere la luce su PC, PlayStation e Xbox grazie a Dambuster Studios.

Abbondonati gli scenari tropicali dei due precedenti episodi, la serie ha quindi spostato il suo raggio d’azione in una delle città americane più importanti come Los Angeles, scelta dal team di sviluppo come ambientazione per un’avventura post-apocalittica a base di orde di famelici zombi.

UNO ZOMBI A LOS ANGELES -

Cosa succederebbe se da un giorno all’altro la Città degli Angeli venisse invasa da migliaia di non morti affamati di carne umana? Probabilmente i più ricchi e famosi lascerebbero la California con un volo privato, proprio come accade ai protagonisti di Dead Island 2 che, nel tentativo di salvare la pelle, finiscono con il diventare protagonisti di un disastroso incidente aereo. Una volta scelto un personaggio tra i sei disponibili (ciascuno dotato di statistiche diverse), ha inizio un'avventura post-apocalittica che ruota attorno a combattimenti senza esclusione di colpi contro zombi di ogni genere, da rispedire all’inferno senza pensarci due volte.

Il punto di forza del gioco d'azione di Dambuster è sicuramente un gameplay divertente e capace di regalare grandissime soddisfazioni, soprattutto per il modo in cui è possibile fare a pezzettini gli zombi (tramite il sistema "FLESH") utilizzando fucili, esplosivi, mazze da golf, coltelli e altri oggetti che è possibile recuperare in giro. Non manca poi la possibilità di tenere a bada i redivivi con calci volanti, parate, schivate e attacchi speciali, il cui utilizzo consuma una "barra della resistenza" da tenere d’occhio per non rimanere a corto d’energia. Completando le missioni il personaggio potrà potenziarsi e sbloccare nuove abilità sotto forma di carte, da attivare e cambiare a piacimento per perfezionare lo stile di gioco.

Si tratta di un’idea già vista altrove ma che tutto sommato funziona bene, anche considerando che è possibile passare da una tecnica offensiva e difensiva all’altro in base alla necessità, con alcune carte che migliorano le statistiche del proprio ammazzombi ma al tempo stesso possono avere un impatto negativo sul resto degli attributi. Per sopravvivere agli orrori di Dead Island 2, a ogni modo, vengono messe a disposizione decine e decine di armi, da potenziare, riparare e modificare così da aggiungere effetti elementali con cui elettrizzare, avvelenare e incendiare gran parte dei nemici.

LA SOPRAVVIVENZA PRIMA DI TUTTO -

Un altro aspetto particolarmente riuscito del gioco è la possibilità di sfruttare lo scenario per seminare ancora più caos e distruzione, grazie alla presenza di barili esplosivi, trappole o fili dell’alta tensione scoperti che aiutano il giocatore a sbarazzarsi di gruppi di nemici senza dover faticare più di tanto. Nemici che sono piuttosto vari e anche ben caratterizzati, dal classico non-morto che si muove lentamente a mostruosità dotate di più braccia o in grado di sputare acido o fuoco, spesso dotati di punti deboli ma capaci di resistere a determinati attacchi elementali.

Eliminare le minacce con brutali e spettacolari mosse finali contribuisce poi a riempire uno speciale indicatore che, una volta pieno del tutto, permette di trasformarsi in una macchina assassina e sfogare la propria rabbia contro qualsiasi malcapitato che appare sullo schermo. Affrontare tante varietà di zombi e farli a pezzi, letteralmente, rende Dead Island 2 un’esperienza perfetta per chi ama i giochi d'azione che puntano tutto sul divertimento e l’immediatezza, in virtù di un sistema di combattimento davvero spettacolare e adatto praticamente a tutti gli appassionati del genere.

Un lato negativo riguarda invece le missioni, che non propongono altro che andare da un punto all'altro della mappa per recuperare oggetti o eliminare zombi: un aspetto che, pur essendo gradevole, dopo qualche ora in cui si combattono centinaia di non-morti finisce per provocare un po' di stanchezza. Non aiuta, in questo senso, nemmeno la trama di Dead Island 2, mai brillante e incapace di offrire colpi di scena o personaggi secondari carismatici; un difetto che, tuttavia, passa in secondo piano se si considera che le qualità del nuovo capitolo della serie riguardano principalmente il gameplay e non la componente narrativa.

DALLA CALIFORNIA CON ORRORE -

Dead Island 2 non è esattamente un gioco open world, ma è suddiviso in grandi aree da esplorare alla ricerca di collezionabili e in cui svolgere una discreto numero di missioni. Dalle ville con piscina di Beverly Hills si passa al lungomare di Venice Beach, con i vari distretti che offrono spesso una vista mozzafiato e diverse attività secondarie da completare per ottenere armamenti migliori e utili potenziamenti. Va detto che dal punto di vista grafico il lavoro svolto da Dambuster Studios è decisamente apprezzabile, soprattutto per la cura nei dettagli che rende ancora più gradevole esplorare edifici come centri commerciali abbandonati, stazioni di polizia e abitazioni lussuose.

Farlo garantisce risorse da sfruttare per potenziare armi o creare consumabili presso un banco di lavoro, utili anche per coloro volessero affettare zombi in compagnia tramite la modalità cooperativa, in cui tre giocatori con lo stesso livello possono unire le forze per affrontare orde di morti viventi, così da rendere ancora più divertente il soggiorno a Hell-A. In fin dei conti Dead Island 2 è un gioco che intrattiene a dovere, perché pur essendo un progetto che ha subito tanti stravolgimenti, ha saputo mantenere intatte le caratteristiche più importanti dei capitoli precedenti e migliorarle sotto molteplici aspetti.

Come lo abbiamo giocato

Abbiamo giocato a Dead Island 2 su PlayStation 5 e Xbox Series X, affrontando l’apocalisse zombi di Los Angeles senza mostrare nessun timore. Per portare a termine l’avventura sono necessarie circa 18-20 ore, ma per completarla al 100% ne servono quasi il doppio tra collezionabili da ottenere e missioni secondarie da svolgere tra le strade di Hell-A. Il gioco non è doppiato in italiano ma i testi sono tradotti nella nostra lingua, mentre non è disponibile nessuna opzione per disabilitare gli smembramenti o ridurre la violenza negli scontri.


Può piacere a chi…
… non ha paura di affrontare un’apocalisse zombi a Los Angeles
… preferisce le avventure caratterizzate da una struttura classica e lineare
… ama divertirsi con un sistema di combattimento brutale e spettacolare

Potrebbe deludere chi…
… cerca un’esperienza di gioco originale
… è debole di stomaco e non sopporta la violenza gratuita
… non gradisce fare le stesse cose per tutta l’avventura

Dead Island 2 è un gioco consigliato a un pubblico maggiorenne.