Noel Gallagher presenta il suo nuovo album con gli High Flying Birds, in uscita il 2 giugno. "Council Skies" il titolo di quello che è il quarto disco della band e il dodicesimo della carriera dell'ex Oasis. "Un titolo nato per caso, da un libro di un artista e pittore di Sheffield Pete McKee, che mi riporta alla memoria la mia giovinezza vissuta sotto cieli popolari (questa la traduzione letteraria di Council Skies, ndr)", ha raccontato il musicista e cantautore a Tgcom24.
Il significato del titolo -
"In realtà stavo scrivendo una delle canzoni del nuovo album , ma mi mancava una frase e non sapevo ancora quale sarebbe stata. Sul tavolino del caffè accanto a me c'era il libro di McKee, "Council Skies" e leggendo il titolo mi sono detto, perché no? Ho chiamato l'autore, che è un amico, e gli ho chiesto se potevo utilizzare la frase e lui ha detto: 'certo'. Così l'ho inserita nella canzone e poi tutte le cose si sono incastrate... i cieli popolari, che mi ricordavano la mia giovinezza ma anche il significato che McKee dà al termine, ovvero un certo tipo di colore blu che lui usa per i suoi sfondi, un blu 'council skies'... ".
Ritorno alle origini -
Con "Council Skies" Noel Gallagher rivendica il suo passato, senza nostalgia, e rende omaggio a Manchester, la sua città di origine. Come dimostra la stessa cover scattata dal famoso fotografo Kevin Cummins, che ha già catturato i luoghi delle origini di Noel: “Sto tornando alle mie origini. Sognare ad occhi aperti, alzare gli occhi al cielo e chiedermi cosa potrebbe essere la vita... questo vale per me oggi come nei primi anni '90. Quando stavo crescendo in condizioni di povertà e disoccupazione, la musica mi ha salvato... È quello che penso dovrebbe fare la musica. Voglio che la mia musica elevi ed aiuti in qualche modo”.
L'importanza di fare musica E "Council Skies" sembra essere un album nato proprio con questo intento, "far felice qualcuno da qualche parte", come spiega l'artista: "La musica in se' è la ricompensa... Creare una canzone dal nulla che poi le persone accetteranno nelle loro vite è una grande privilegio" e aggiunge: "Sarebbe stato facile per me mettere su una band che suoni come gli Oasis e fa quella cosa, suonando ogni notte 4 canzoni nuove e 25 pezzi degli Oasis e sono sicuro che sarebbe stato un grande successo. Ma non è quello che volevo. Specialmente in questo periodo, con tutta questa merda... se sei un artista e puoi creare dovresti condividere cose buone con il mondo, dovresti farlo perché faresti felice qualcuno da qualche parte".
Un album riflessivo L'album appare a tratti malinconico e nostalgico ma Noel ci tiene a precisare: "Tutte le canzoni sono state scritte durante il lockdown, non so se in Italia sia stato così tremendo ma noi abbiamo vissuto per nove mesi quasi isolati dal mondo. Rappresenta un periodo buio della vita di tutti noi. E in particolare mio. Non amo la musica troppo scura, penso che anche nella canzone più malinconiche del disco ci sia sempre un po' di speranza, penso solo che queste canzoni fossero il modo migliore di tornare, i testi nel loro insieme arrivano da un luogo di verità. Lo definirei piuttosto un album riflessivo".
I brani -
Prodotto da Noel con il collaboratore di lunga data Paul "Strangeboy" Stacey, l'album prevede anche la partecipazione di Johnny Marr degli Smiths in tre tracce, incluso il primo singolo uscito "Pretty Boy".
"Un enorme plauso a Johnny Marr per aver aggiunto il suo tocco unico", ci tiene a ricordare Gallagher: "Lui è davvero una bella persona, sempre entusiasta, ma molto rispettoso delle canzoni perché è un compositore anche lui. L'ho chiamato e lui è venuto a lavorare con me...". Poi Gallagher racconta di come dal brano originale ne sia nato uno remixato nientemeno che da Robert Smith dei Cure: "Quando stavamo facendo "Pretty Boy" ci siamo accorti che suonava come i Cure così mi sono chiesto e se facessero un remix? Se li coinvolgessi? Qualcuno ha mandato via mail il pezzo a Smith e a lui è piaciuto molto. Lui è davvero una persona adorabile".
Tra gli altri pezzi che anticipano "Council Skies" c'è anche "Easy now", toccante ballata in stile "Oasis", che sta molto a cuore all’artista: "E' un brano sull'amicizia, su quegli incontri che fai magari ogni giorno con persone sconosciute...", un infuso di psichedelia tra cori ed accordi di organo. E "Dead to The World', "uno dei miei brani preferiti" che "ha la stessa vibe di un film noir".
La musica oggi -
Icona del brit pop inglese anni Ottanta e Novanta Gallagher non ha dubbi: "Il pop regna sovrano oggi e a guidare la musica sono i soldi, l’economia e quel maledetto spotify. Le band con la chitarra non esistono più... I ragazzi, mi sembra piuttosto che indossino la chitarra ma non la suonano davvero. Forse è per le etichette discografiche, perché le guitar band sono complesse da gestire, sono piene di persone complesse e che si fanno. Forse preferiscono i tastieristi che sono noiosi e bevono tè".
Il passato Al passato non si torna però secondo Noel: "Si può solo imparare. Il mondo adesso è differente. Negli anni Novanta non c'era Internet.... Penso che l'attuale generazioni guardi ancora ai vecchi, al passato, mentre quando siamo arrivati noi era tutto nuovo. I nostri eroi avevano la nostra età, insomma, e credo che questa sia la cosa più importante. Ma credo anche che se gli Oasis non fossero arrivati, qualcun altro sarebbe arrivato, perché ogni generazione ha bisogno di avere una band tutta propria e noi avevamo deciso di essere quella band".
Il tour I Noel Gallagher's High Flying Birds inizieranno il loro tour all'inizio di giugno con 26 date negli Stati Uniti insieme ai Garbage, prima di tornare nel Regno Unito con una lunga serie di concerti all'aperto, tra cui un grande spettacolo di ritorno a casa al Wythenshawe Park di Manchester. Noel suonerà poi a MIlano per un'unica data l'8 novembre 2023 al Forum, presentando una selezione di brani del nuovo album, i preferiti della carriera solista e i classici degli Oasis.
Prima e dopo gli Oasis -
Noel Gallagher è stato il principale autore, chitarrista e occasionalmente cantante degli Oasis, una delle più grandi e amate band mai emerse dal Regno Unito. La sua band ha avuto un ruolo fondamentale nel plasmare e ispirare la musica chitarristica contemporanea dagli anni '90 in poi. Il continuo successo di Noel con gli High Flying Birds consolida la sua posizione di cantautore britannico tra i più prolifici e di successo degli ultimi 50 anni.
Ma se gli si chiede di un possibile ritorno sul palco con gli Oasis, magari per suonare qualcuno di "quei pezzi inediti registrati", come lui stesso racconta, "su nastri ritrovati nel caveau della Sony e appartenenti alla session di 'Definitely Maybe'", lui risponde con ironia: "Ci riformeremo, faremo un tour gigantesco e suoneremo in sequenza tutto, faremo anche Morning Glory e anche i Beatles si riuniranno e i Sex Pistols e John Lennon tornerà dall'aldilà".