Il settore dei videogiochi continua a rappresentare uno dei più dinamici del Bel paese: nonostante le difficoltà economiche, energetiche e geopolitiche che stanno colpendo il mondo, nel 2022 l'industria videoludica italiana ha fatto registrare un giro d'affari di 2,2 miliardi di euro, evidenziando solo una lieve decrescita dell'1,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Un risultato, quello riportato da IIDEA (l'associazione che rappresenta il settore del gaming in Italia), che si conferma estremamente positivo dopo lo storico record del 2021, che ha visto il mercato raggiungere i due miliardi e 243 milioni di euro.
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Il pubblico italiano si dimostra sempre più appassionato di videogiochi, grazie a un'offerta variegata sia a livello software (con un gran numero di generi ed esperienze ludiche), sia a livello hardware (con piattaforme domestiche, PC e dispositivi mobile) in grado di soddisfare un pubblico vasto e diversificato che conta ben 14,2 milioni di utenti, circa il 32% della popolazione compresa tra i 6 e i 64 anni.
Le piattaforme mobile e console sono le più utilizzate, e sebbene il pubblico femminile rappresenti il 42% dei videogiocatori, si registra una diminuzione del 2% rispetto all'anno precedente. L'età media del giocatore italiano è di 29,8 anni (che passa a 30,6 anni, prendendo in considerazione solo il pubblico femminile), con un tempo di gioco che si attesta sulle 7,52 ore a settimana (in calo rispetto alle 8,67 ore a settimana del 2021), simile agli standard pre-pandemici. In generale, il 69,7% degli italiani gioca almeno un'ora a settimana (il 19,7% dedica almeno un'ora al mese, mentre il 10,6% gioca almeno una volta all'anno).
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Le vendite hardware si attestano sui 409 milioni di euro (287 milioni di euro per quanto riguarda le console, 122 milioni per le vendite di accessori e periferiche), nonostante le grandi difficoltà d'approvvigionamento legate al lancio delle console PlayStation 5 e Xbox Series X/S. Il segmento software, che rappresenta l'81,5% del mercato totale, si conferma stabile con un miliardo e 791 milioni di euro, seppur con una lieve contrazione (-0,5%) rispetto allo stesso periodo del 2021.
In particolare, il software "fisico" fa registrare una crescita del 5,2% grazie alla ripresa delle vendite nei negozi, rappresentando il 15,7% del mercato con 281 milioni di euro. Non sorprende l'elenco dei giochi più diffusi nella nostra nazione: FIFA 23 regna sovrano e guadagna la prima posizione, mentre seguono Call of Duty: Modern Warfare II e FIFA 22. Nella classifica, oltre all'inossidabile GTA V (quarta posizione), c'è spazio anche per novità come Elden Ring (quinta), God of War: Ragnarok (sesta) e Gran Turismo 7 (ottava).
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L'industria nazionale dei videogiochi sta vivendo una fase di crescita con significative opportunità di sviluppo, dimostrando una rilevante tendenza di crescita del 30% rispetto allo stesso periodo all'anno precedente, con un grande potenziale di espansione in futuro. Anche il numero di aziende che operano nel territorio italiano sta crescendo, con le società che possono vantare un numero di dipendenti da 10 a 20 che è in netto aumento rispetto al 2021, segno di una sempre maggiore organizzazione e di un consolidamento del settore.
L'industria dei videogiochi in Italia rappresenta una grande opportunità per l'economia italiana e per esportare la filosofia Made in Italy nel mondo. Con il sostegno delle istituzioni pubbliche e delle imprese private, il settore continua a dimostrare un grande potenziale di sviluppo, nonché un'attenzione sempre più marcata verso l'innovazione e la sostenibilità che fanno ben sperare per un futuro da protagonista sulla scena mondiale nonostante le indiscutibili difficoltà.