Fanno ancora parte della quotidianità di molte persone ed è proprio questo il punto: non considerare le vaschette di plastica monouso come un problema, limitandosi a pensare che così è. Tanto che sono quasi un miliardo e duecento milioni le confezioni in plastica per frutta e verdura che vengono utilizzare ogni anno in Italia. E non contenti le previsioni parlano di un aumento nel futuro del 35%.
Attualmente, gli imballaggi sono tra i principali prodotti a impiegare materiali vergini: il 40% della plastica e il 50% della carta utilizzati in tutta l’UE sono destinati esclusivamente all’imballaggio. Come sottolinea Marevivo, se non si agisce in fretta entro il 2030 l’Europa vedrebbe un ulteriore aumento del 46% dei rifiuti provenienti da imballaggi di plastica. Il tutto per abitudine o perché si tende a sminuire un problema avvertito sempre come un qualcosa di distante, di poco preoccupante, tanto c’è la differenziata.
Come ci spiega Raffaella Giugni, Responsabile Relazioni Istituzionali Marevivo Onlus: “La maggior parte di queste vaschette non sono riciclabili, quindi possono finire nell’ambiente e nel mare, dove rimangono per sempre. Inoltre possono contaminare gli alimenti che contengono, perché rilasciano sostanze nocive per la nostra salute”.
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È necessario che la riduzione parte da ognuno di noi e dalle nostre scelte. Ogni cittadino europeo genera infatti quasi 180 kg di rifiuti da imballaggio all’anno, mezzo chilo al giorno, e scegliere di acquistare prodotti sfusi ridurrebbe dell’80% l’utilizzo della plastica.
Marevivo chiede una leggi che vieti l’utilizzo di confezioni di plastica monouso per frutta e verdura, dove succede già in Francia, dove è vietato per una trentina di prodotti ortofrutticoli la cui confezione non superi il peso di un chilo e mezzo.
Come ha aggiunto Rossano Ercolini, Presidente Zero Waste Europe e Italy: “È insostenibile e insopportabile che per esempio per l’acquisto di un’arancia, questa debba essere sezionata in spicchi confezionati in queste vaschette. Ecco perché l’associazione Marevivo e Zero Waste Italia hanno promosso la campagna nazionale #BastaVaschette”.
La campagna nazionale, che come immagine di lancio rielabora provocatoriamente il noto capolavoro di Caravaggio “Giovane con canestra di frutta”, su gentile concessione della Galleria Borghese, intende sensibilizzare l'opinione pubblica, invitando i consumatori all'introduzione di abitudini di acquisto consapevoli che possano andare nella direzione di una vera e propria economia circolare.
Fare la differenza, oltre che la differenziata, seguendo la campagna #BastaVaschette, un hashtag che cambierà minimamente le nostre abitudini, ma enormemente il futuro del nostro Pianeta.