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Russia, il dissidente con passaporto britannico Kara-Murza condannato a 25 anni di carcere

È il primo caso in cui è stato applicato il nuovo reato di tradimento. L'Onu chiede il rilascio immediato, Londra convoca l'ambasciatore russo. L'ira degli Stati Uniti contro Mosca

In Russia il tribunale di Mosca ha condannato il dissidente Kara-Murza a 25 anni di prigione. Vladimir Kara-Murza è stato processato, tra l'altro, per le sue critiche alla guerra in Ucraina. Kara-Murza cittadino con passaporto russo e britannico è un noto dissidente politico di Vladimir Putin ed è stato condannato con l'accusa di alto tradimento. L'Onu ne ha già chiesto il rilascio immediato.

Il tribunale ha condannato Vladimir Kara-Murza a 25 anni di carcere per tradimento, diffusione pubblica di false informazioni sull'esercito e per aver svolto attività per conto di un'organizzazione illegale in Russia. Riconosciuto come agente straniero nella Federazione Russa, Kara-Murza sconterà la sua pena in una colonia penale.

Londra convoca l'ambasciatore russo su Kara-Murza Il governo britannico ha convocato l'ambasciatore russo dopo la condanna di Kara-Murza. "La mancanza d'impegno della Russia nella protezione dei diritti umani fondamentali, inclusa la libertà di espressione, è allarmante", ha affermato il ministro degli Esteri britannico James Cleverly in una dichiarazione, riportata dal Guardian. "Continuiamo a sollecitare la Russia ad aderire ai suoi obblighi internazionali, compreso il diritto di Vladimir Kara-Murza a un'assistenza sanitaria adeguata".

Gli Usa: è repressione  Gli Stati Uniti hanno attaccato la Russia per la condanna dell'oppositore del Cremlino. "E' una campagna di repressione", ha detto l'amministrazione Biden.
 

Italia deplora la condanna   "L'Italia deplora la condanna di Vladimir Kara-Murza. È il frutto di una campagna di repressione messa in atto delle autorità russe per silenziare ogni forma di dissenso". Lo ha scritto la Farnesina in un tweet. 

E' stato bandito dalla professione giornalistica per sette anni    Per decisione del tribunale, è stato anche multato e bandito dalla possibilità di svolgere qualsiasi attività giornalistica per sette anni. Vladimir Kara-Murza è in carcere dall'aprile del 2022. Inizialmente, era stato accusato di "diffondere pubblicamente informazioni consapevolmente false". Secondo l'inchiesta, durante un discorso negli Stati Uniti, ha accusato le forze armate russe di utilizzare mezzi di guerra proibiti. Successivamente, sono stati aperti altri due procedimenti contro di lui, che in ottobre sono stati riuniti in un unico dossier. Il caso di Vladimir Kara-Murza è il primo in Russia in cui è stato applicato il nuovo reato di tradimento.

Kara-Murza ai giudici: "Non rinnego nulla"  Kara-Murza, che in precedenza aveva paragonato il suo processo a una delle purghe di Joseph Stalin, ha fatto pressioni su governi e istituzioni straniere per imporre sanzioni alla Russia e ai singoli cittadini russi per presunte violazioni dei diritti umani. "I criminali dovrebbero pentirsi di ciò che hanno fatto. Io, invece, sono in prigione per le mie opinioni politiche. So anche che verrà il giorno in cui l'oscurità sul nostro Paese si dissiperà", ha dichiarato Kara-Murza. In un discorso finale alla corte la scorsa settimana, Kara-Murza ha assunto un tono di sfida, ha rifiutato di chiedere alla corte di assolverlo e ha detto di sostenere tutto ciò che aveva detto. "Incolpo me stesso solo per una cosa - ha detto Kara-Murza, 41 anni e tre figli -. Non sono riuscito a convincere abbastanza i miei compatrioti e i politici nei Paesi democratici del pericolo che l'attuale regime del Cremlino rappresenta per la Russia e per il mondo". 

La condanna più dura mai avuta da un dissidente di Putin  Kara-Murza, che detiene la cittadinanza russa e britannica e ha studiato all'Università di Cambridge, era stato arrestato nell'aprile 2022 e accusato di aver diffuso false informazioni sull'esercito russo in Ucraina. Successivamente è stato anche accusato di "alto tradimento" per una serie di discorsi pubblici che ha fatto in cui criticava le politiche del Cremlino e la guerra in Ucraina. La sentenza di Kara-Murza, osserva il Guardian, è la condanna più lunga mai inflitta a un oppositore politico di Vladimir Putin mentre il Cremlino intensifica ulteriormente la sua repressione del dissenso.

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