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Una certificazione per gli acquari green

Un acquario può pensare al benessere dei suoi ospiti e non solo fungere da espositore. E a indicarlo esiste una vera e propria certificazione, quella ideata da Friend of the Sea, progetto della ONG World Sustainability Organization 

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Un pezzetto di mare anche a chilometri di distanza dall’acqua. L’uomo ci prova da secoli, riempiendo piscine, vasche e acquari per poter godere della bellezza delle specie acquatiche. Ma queste pratiche sono davvero sostenibili? La risposta è che possono diventarlo.

Un acquario può pensare al benessere dei suoi ospiti e non solo fungere da espositore. E a indicarlo esiste una vera e propria certificazione, quella ideata da Friend of the Sea, progetto della ONG World Sustainability Organization diventato uno standard globale per prodotti e servizi che rispettano l’oceano.

Come ci ha spiegato Paolo Bray, Founder and Director Friend of the Sea: "La certificazione per gli acquari pubblici richiede a questi ultimi il rispetto di rigorosi parametri di sostenibilità e di benessere animale. Ad esempio, i coralli devono provenire esclusivamente da allevamenti, non possono essere prelevati in natura. E non possono neanche essere presenti delfini o mammiferi marini in cattività. Abbiamo certificato due acquari in Sardegna: l’acquario di Cala Gonone e del corallo rosso di Alghero, due in Croazia, il più grosso acquario del Sud America e un altro in Inghilterra. E numerosi altri si stanno sottoponendo alle nostre verifiche”. 

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Friend of the Sea certifica il benessere degli animali, assicurandosi che le strutture rispettino alcuni criteri. Tra questi c’è l’abolizione della cattività dei mammiferi marini, la scelta di personale qualificato, la protezione delle specie in pericolo e l’origine da acquacoltura sostenibile degli individui delle specie introdotte nell’acquario. 

Continua Paolo Bray, Founder and Director Friend of the Sea: “Dal 2008 ad oggi Friend of the Sea è diventato il principale standard di certificazione per prodotti e servizi rispettosi dell’ambiente marino. Abbiamo fatto tantissima opera di sensibilizzazione presso le aziende, presso i consumatori, o le scuole. Inoltre, abbiamo anche supportato un gran numero di progetti di conservazione in oltre 40 Paesi del Mondo, alcuni di questi proprio focalizzati nella protezione di specie acquatiche in pericolo di estinzione”. 

Gli acquari hanno infatti la responsabilità di sensibilizzare i propri visitatori e insegnar loro la conservazione, la sostenibilità e la salvaguardia delle nostre risorse acquatiche. Conclude Paolo Bray, Founder and Director Friend of the Sea: “Gli acquari pubblici nel mondo si stima che raggiungano oltre 170 milioni di visitatori all’anno, quindi un potenziale di comunicazione e sensibilizzazione enorme. E Friend of the Sea nei suoi requisiti di certificazione per gli acquari sostenibili richiede proprio che gli stessi informino in maniera scientifica i loro visitatori relativamente alle specie esposte e raccomandino, suggeriscano dei comportamenti responsabili e sostenibili per proteggere insieme questo fantastico habitat marino”. 

Il mare è nostro amico ed è bene ricordarlo sempre.

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