LA VISITA

Mattarella in Polonia: due modelli di Europa a confronto e il nodo dello stop al grano di Kiev

Martedì il presidente sarà ad Auschwitz insieme alle sorelle Andra e Tatiana Bucci sopravvissute alla Shoah. Poi la visita proseguirà in Slovacchia

© Ansa

Sarà una visita complessa ed importante quella che Sergio Mattarella compie in Polonia. Ad accogliere il presidente della Repubblica a Varsavia ci sono, evidenti, le scorie della "guerra del grano", simbolo concreto della posizione fuori sincrono della Polonia - spalleggiata in pieno dall'Ungheria - che pur sostenendo con rigore l'Ucraina di Zelensky, in nome della protezione del suo comparto agricolo ha proibito l'importazione di cereali dall'Ucraina.

Provocando l'immediata durissima reazione di Bruxelles: "La politica commerciale è di competenza esclusiva dell'Ue e, pertanto, non sono accettabili azioni unilaterali", ha chiarito un portavoce della Commissione Ue. In questo clima il presidente della Repubblica potrà toccare con mano nei colloqui politici di Varsavia il labile confine tra solidarietà e protezione degli interessi nazionali.

Nei Paesi centro-orientali d'Europa è evidente la contraddizione tra uno spinto atlantismo anti-russo e la tiepida adesione alle regole europee. Sarà interessante conoscere i dettagli delle conversazioni che Mattarella avrà in Polonia. Certamente il presidente avrà un ruolo di ascolto non essendo il responsabile della politica estera del governo italiano, ma è evidente come la sua autorevolezza e la forza del suo convinto europeismo saranno pesati con attenzione anche dal governo conservatore polacco.

L'obiettivo del Quirinale è quello di approfondire un confronto franco e leale per cercare di avvicinare due idee d'Europa attraverso un dialogo che tra Roma e Varsavia procede nonostante le differenze su modi e velocità dell'integrazione europea. Peserà molto sugli incontri italo-polacchi l'avvicinarsi delle elezioni politiche fissate per il prossimo ottobre. I toni della campagna elettorale sono già infuocati in un Paese nel quale la parola sovranismo domina la scena.

La crisi del grano ucraino è solo l'ultimo anello di una catena di incomprensioni tra Varsavia e Bruxelles, che si possono riportare all'idea stessa di Stato sovrano e di cessione di poteri, fino al diverso passo nella difesa dei diritti umani. Naturalmente la guerra in Ucraina avrà un ruolo importante nelle discussioni bilaterali, sia perché l'attività bellica è in una fase cruciale in attesa della primavera, sia perché anche in Polonia si registrano smottamenti nella tenuta dell'opinione pubblica rispetto alla guerra che si combatte ai loro confini.

La protesta degli agricoltori per il danno causato dalla moratoria di un anno concessa dall'Unione europea all'Ucraina, per introdurre il loro grano in Europa senza dazi o quote, ha addirittura portato alle dimissioni del ministro dell'Agricoltura. Se è già difficile in tempi normale adottare misure che impongono sacrifici concreti alla popolazione figuriamoci quanto lo diventa con le elezioni alle porte.

Il programma -

 Accompagnato dalla figlia Laura e dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, il presidente sarà al palazzo presidenziale per il bilaterale con il presidente della Repubblica di Polonia Andrezej Duda. Dopo deporrà una corona al Sacello del Milite Ignoto. Martedì in agenda, al palazzo della Cancelleria, il bilaterale con il primo ministro Mateusz Morawiecki e a seguire quelli con il capo della Cancelleria del Sejm, la Camera bassa polacca, Marek Kanabus, e con il presidente del Senato Tomasz Grodzki.

La giornata di martedì di Mattarella sarà caratterizzata anche dalla visita ad Auschwitz e Birkenau. Il Capo dello Stato sarà accompagnato dalle sorelle Andra e Tatiana Bucci, superstiti dell'Olocausto, da alcuni componenti della comunità ebraica italiana e dagli studenti di tre licei e prenderà parte alla "Marcia dei vivi", cerimonia organizzate dal governo polacco che prevede la partecipazione di circa 10mila studenti.

Nella mattinata di mercoledì il Capo dello Stato farà una prolusione all'università Jagellonica di Cracovia. Nel primo pomeriggio il Capo dello Stato si sposterà a Bratislava. La prima tappa nella Repubblica slovacca sarà nella base aerea di Malacky-Kuchyna. L'inquilino del Colle saluterà il contingente italiano task group Samp-T, impegnato nel rafforzamento della difesa del fianco est dell'Alleanza nel contesto della guerra in Ucraina.  Dopo la deposizione di una corona alla Tomba del Milite Ignoto, incontrerà a Bratislava il sindaco e una rappresentanza della comunità italiana.

Giovedì Mattarella sarà accolto al palazzo presidenziale dal presidente della Repubblica slovacca Zuzana Čaputová che donerà al suo omologo del pane e del sale come tradizionale gesto di benvenuto. L'ultimo bilaterale, prima di partire alla volta di Roma, sarà quello con il primo ministro Eduard Heger.

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