A "Quarto Grado"

Ex medico Virtus Bologna arrestato, l'amico di Isabella Linsalata: "L'ultima sera stava benissimo"

A "Quarto Grado" Claudio Milandri racconta le ultime ore della ginecologa morta la notte del 31 ottobre 2021 per un mix letale di psicofarmaci

"L'ultima sera Isabella Linsalata stava benissimo", così l'amico Claudio Milandri racconta a "Quarto Grado" le ultime ore della ginecologa trovata morta la notte tra il 30 e 31 ottobre 2021 per un mix letale di psicofarmaci. Il marito Giampaolo Amato, ex medico della Virtus Pallacanestro Bologna, è stato arrestato con l'accusa di omicidio premeditato. "Quella sera io e mia moglie abbiamo cenato insieme a Isabella e lei sembrava felice. Sapevo che c'erano stati dei problemi col marito ma lei non ha detto niente. L'abbiamo riaccompagnata a casa intorno all'una, ci siamo fermati a fare due chiacchiere dandoci appuntamento la settimana dopo per festeggiare un compleanno".

Il giorno dopo la cena Claudio Milandri apprende la notizia del ritrovamento dell'amica a letto senza vita: "Una delle amiche che era a cena con noi mi ha chiamato dicendo che Isabella era andata a dormire ma la mattina dopo si sono resi conto che era morta". Secondo quanto riferito dal gip Claudio Paris la ginecologa 62enne sospettava sin dal 2019 che il marito medico le somministrasse sostanze tossiche, anche se escludeva che l'uomo volesse ucciderla. Amato risulta indagato anche per la morte della suocera, Giulia Tateo, morta 22 giorni prima della figlia.

Tracce di Midazolam in una bottiglia di vino conservata dalla sorella - Bottiglia di vino, bevuta nel maggio 2019, in cui sono state trovate tracce di Midazolam, la stessa sostanza poi rilevata dal medico legale nell'autopsia. La bottiglia è stata conservata e consegnata agli investigatori dalla sorella della vittima. L'episodio emerge dagli atti che hanno portato all'arresto per omicidio premeditato: l'ipotesi è infatti che Amato abbia organizzato una "complessa macchinazione", spiega il Gip Claudio Paris, che ha provocato la morte della donna con sostanze con ogni probabilità sottratte nei giorni precedenti da uno degli ospedali dove lavorava come medico. Il 19 maggio 2019 la 62enne era stata trovata dalla sorella in condizioni particolari: "Sembrava che fosse un po' ubriaca e rimbambita", ha riferito poi. Isabella aveva detto alla sorella che il vino che aveva bevuto a cena era amarissimo (cosi come lo erano le tisane preparate dal marito nei giorni precedenti). A quel punto la sorella aveva recuperato la bottiglia in questione, trovata, già lavata, nel bidone del vetro. Dopo aver saputo ha cercato quindi di far analizzare la bottiglia, non trovando però laboratori idonei. A marzo 2022 la bottiglia è stata sequestrata dagli inquirenti e analizzata, con esito positivo.