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Terzo Polo, Calenda: "Azione e Italia Viva divisi alle elezioni europee"

"Antipatia con Renzi? C'è un fondo di verità", ha ammesso il senatore

Ansa

Nel Terzo Polo, la crisi tra Carlo Calenda e Matteo Renzi si acuisce sempre più. "Alle elezioni europee ci saranno due partiti che andranno separati perché è stato fatto saltare un progetto", ha dichiarato il leader di Azione. Al progetto del partito unico "ho lavorato e continuerò a lavorarci", ha proseguito, "perché c'è bisogno di un'area riformista". Poi ha aggiunto: "Renzi ha detto di me che sono uno squilibrato, ma il lavoro insieme presuppone il rispetto reciproco".

"Antipatia con Renzi? C'è un fondo di verità"  Sulle voci di un'antipatia reciproca con Renzi, il segretario di Azione ha ammesso: "Non sono tutte calunnie. C'è un fondo di verità". "Mentre facevo politica - ha continuato Calenda - lui stava alle Bahamas. Ma se poi quando torni dici 'fermi tutti, io non voglio muovermi da qua', è un problema politico e anche un problema di fiducia".
 

"Partito unico? Quando si è arrivati al dunque, Renzi ha detto no"  Calenda ha ribadito il suo punto di vista sulla rottura del progetto del partito unico del Terzo Polo. "Noi - ha spiegato - avevamo preso l'impegno di fare un partito insieme. Su questo ho lavorato con persone di Iv e Azione. Quando si è arrivati al dunque Renzi ha detto "no". Ma se questa è la tua posizione, lo dici pubblicamente. Puoi cambiare idea, scegliere di rompere, ma lo fai a viso aperto. Quello che non si può fare è raccontare palle. L'accordo non c'era". Il senatore ha quindi sottolineato gli "attacchi personali" ricevuti da Iv, motivo per cui il "il progetto si è logorato". "Con i dirigenti di IV - ha aggiunto - ci siamo parlati molto. Dispiace a loro come a noi. E dico mi dispiace agli elettori".

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