Ortoressia: mangiare sano può diventare un'ossessione
È un disturbo del comportamento alimentare di cui soffrono oltre 3 milioni di italiani
Anche mangiare sano può trasformarsi in un disturbo: quando la qualità di ciò che mettiamo nel piatto si trasforma in ossessione si parla di ortoressia, un problema catalogato tra i disturbi del comportamento alimentare al pari di bulimia e anoressia. Per non rinunciare a un regime rigorosamente salutista, c’è chi rinuncia a vari aspetti della propria vita sociale, come cenare al ristorante o prendere un aperitivo con gli amici; fare la spesa significa trascorrere ore a leggere le etichette dei cibi prima di metterli nel carrello, controllando minuziosamente ogni ingrediente; soprattutto significa eliminare numeri crescenti di alimenti per timore che facciano male alla salute: insomma, se si superano certi limiti, anche la cura nel mangiar sano può farci ammalare.
CHE COS’È L’ORTORESSIA Ortoressia è il termine che indica il particolare disturbo del comportamento alimentare proprio di chi, nell’intento di seguire una dieta il più possibile sana, cade vittima di una vera e propria ossessione e finisce per ottenere l’effetto opposto: eliminando via via tutti i cibi che potrebbero essere pericolosi per la salute, si finisce per privarsi anche di nutrienti importanti e necessari al benessere dell’organismo. Secondo i dati del Ministero della Salute, resi noti in occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla 2023, in Italia sono circa 3 milioni e 200 mila le persone, in prevalenza uomini, affette da questo disturbo del comportamento alimentare, pari a circa il 5% della popolazione. Negli ultimi tempi il numero dei casi riconosciuti ha fatto registrare un’impennata, probabilmente a causa dell’onda lunga legata all’emergenza pandemica che ha esposto ulteriormente i soggetti già a rischio e ha ritardato diagnosi e interventi. L'ortoressia, infatti, è un disturbo non facile da riconoscere, dato che le tendenze alimentari e la sempre maggiore promozione di uno stile di vita sano possono far confondere l'impegno nel seguire uno stile di vita salutista con l'eccessiva dedizione a regimi alimentari che alla lunga si rivelano insalubri.
COME RICONSCERE L’ORTORESSIA Chi soffre di ortoressia tende ad assumere alcuni comportamenti caratteristici che possono far sorgere il sospetto di trovarsi in presenza del disturbo. Ad esempio, l'ortoressico segue di solito un regime alimentare iper-salutista, dal quale vengono progressivamente esclusi i cibi più calorici, i grassi e tutto ciò che viene considerato nocivo. I primi a scomparire sono i dolci e i prodotti confezionati, seguiti a ruota da carboidrati, insaccati e latticini, ma anche da patate e ortaggi, ammessi solo se provenienti da colture biologiche. I pasti, e di conseguenza la spesa, vengono pianificati con la massima cura, pesando il cibo e calcolandone attentamente le calorie. Questo regime alimentare spesso è associato a un'attività sportiva praticata con uguale rigore, sia per mantenere al meglio la performance del fisico, sia per "bruciare" il più possibile le calorie introdotte con l'alimentazione. Anche la vita sociale finisce per essere pesantemente condizionata: mangiare fuori casa significa derogare al piano alimentare e quindi si preferisce restare a casa, a costo di sacrificare la convivialità e le uscite con gli amici.
I COMPORTAMENTI TIPICI – Chi mette il mangiar sano al primo posto nella sua mente si dichiara soddisfatto di dedicare gran parte del proprio tempo libero, compreso il fine settimana, a fare la spesa, pianificata come un’attività scientifica, e a cucinare gli alimenti salutisti per i pasti della settimana, anche se questo comporta rinunciare a incontrare gli amici e perfino la dolce metà. Ogni pasto è composto in modo meticoloso per qualità e quantità, anche se di solito è la qualità ad essere sotto particolare sorveglianza. L’ortoressico per lo più non è consapevole della propria compulsione, non si sente affatto malato, anzi è convinto di essere in perfetta salute e molto più consapevole di chi non è in grado di controllare la propria alimentazione con altrettanto rigore.
COME CURARSI – L’ortoressia può causare la perdita di minerali all'apparato scheletrico e dentale, disturbi anche gravi dell’apparato cardiovascolare, carenze vitaminiche, specialmente della vitamina B12, contenuta nei grassi di origine animale: è quindi importante diagnosticare il problema e curarlo in modo adeguato. Il primo passo, il più difficile per l’ortoressico, sta nel prendere coscienza della propria compulsione: successivamente, con l’aiuto di uno psicoterapeuta e di un nutrizionista, occorre ricostruire una nuova consapevolezza alimentare e imparare a seguire un regime equilibrato, con tutti i nutrienti necessari all’organismo.
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