La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico non identificato, ma probabilmente alimentato con propellente allo stato solido, verso il Mar del Giappone. Immediata la mobilitazione del governo di Tokyo, che ha invitato la popolazione della regione di Hokkaido a mettersi al riparo evacuando immediatamente gli edifici. Successivamente, il premier Fumio Kishida ha annunciato che il missile "non è caduto sul territorio
giapponese". Il lancio è arrivato arriva pochi giorni dopo la promessa del leader nordcoreano Kim Jong-un di potenziare il suo arsenale nucleare in modi più "pratici e offensivi".
Il missile balistico ha innescato un allarme aereo nella prefettura giapponese settentrionale dell'Hokkaido, secondo Seul sarebbe un nuovo tipo di arma "forse alimentata da propellente solido". Si tratta di un sistema di propulsione che Pyongyang sta cercando da tempo di perfezionare, e che una volta messo a punto consentirebbe il lancio in tempi ridotti e con preparativi meno complessi.
Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, aveva dichiarato lunedì che il Paese rafforzerà il proprio arsenale nucleare in maniera più "pratica e offensiva", in occasione di un incontro con alti ufficiali delle forze armate tesi a discutere la risposta del Paese alle "frenetiche" esercitazioni militari di Stati Uniti e Corea del Sud. Durante l'incontro sono stati discussi il rafforzamento delle capacità di difesa del Paese e i "preparativi di
guerra" in risposta alle esercitazioni dei Paesi avversari.
Kim e la commissione hanno analizzato la situazione di sicurezza nella Penisola coreana, dove "gli imperialisti statunitensi e i loro fantocci traditori (sud)coreani sono sempre più espliciti nei loro preparativi per una guerra di aggressione", secondo quanto ha riferito l'agenzia di stampa statale Kcna.
La Corea del Nord aveva reso noto alla fine della scorsa settimana di aver effettuato un nuovo test di un drone sottomarino da attacco nucleare. L'esercitazione del "sistema d'arma strategico subacqueo" si era tenuta dal 4 al 7 aprile e aveva permesso al drone di percorrere 1.000 chilometri di distanza sottomarina simulata. Dopo 71 ore e 6 minuti, il drone è arrivato a destinazione ed è stato fatto esplodere in profondità. Il sistema servirà ad "aumentare il vantaggio militare delle Forze armate" nordcoreane, in risposta alle "minacce" delle potenze straniere.