Un laboratorio come spazio di dibattito, confronto e condivisione. Così si presenta il FuoriSalone 2023 che, nelle oltre 20 location distribuite per Milano dal 17 al 23 aprile, con il titolo di "Laboratorio Futuro", propone una riflessione su come immaginiamo il nostro futuro, in relazione all’unicità dei tempi in cui viviamo.
Laboratorio perché questa edizione rappresenta un’occasione di dibattito per immaginare e costruire idee alternative attraverso momenti di dialogo collettivo, per mettere a fuoco opportunità e criticità, ma anche contraddizioni. Ma anche laboratorio come luogo di confronto, luogo concreto dove l'errore è considerato un elemento utile per evolvere. E infine laboratorio come metodo di lavoro condiviso, come modalità per costruire nel presente soluzioni per permetterci un futuro che potrebbe altrimenti diventare miraggio.
Il periodo storico che viviamo è caratterizzato da grandi tematiche strettamente collegate tra loro da un filo rosso: dalla crisi climatica a quella energetica, passando per la guerra e l’instabilità politica. Il tema di quest’anno vuole quindi richiamare la dimensione sperimentale del progetto e vuole essere un invito, un’esortazione a interrogarsi su come progettare il cambiamento rispondendo alle numerose sfide che si profilano all'orizzonte. E, per farlo, il design diventa uno strumento di riflessione e allo stesso tempo di azione collettiva.
L’edizione 2023 fa infatti luce sui temi della progettazione sostenibile, della circular economy, dell’innovazione nei materiali, della rigenerazione urbana e dell’intelligenza artificiale. Quest’ultima da intendere non come una tecnologia respingente, ma come uno strumento che potrebbe essere parte del futuro.
Il design come agente di cambiamento -
"Laboratorio Futuro" farà da palcoscenico a mostre e installazioni, occasioni per far emergere la complessità dei temi sul tavolo. Progetti in grado di intercettare le trasformazioni in corso nella società, che propongono visioni di un futuro ambizioso e credibile, fatto di sperimentazione e concretezza. Un futuro dove il design è agente di cambiamento, oltre che una lente per interpretare la società.