CRESCONO ANCHE QUELLI DEL CREDITO AL CONSUMO

Bankitalia: a febbraio i tassi dei nuovi mutui salgono oltre il 4%

Il livello torna a quello di metà 2012 e si tradurrà per le famiglie italiane in una stangata da 159 euro in più al mese, secondo i calcoli dell'Unione nazionale consumatori: quasi 2mila euro in un anno

© Dal Web| Coronavirus e mutui

Secondo i dati resi noti da Bankitalia, i tassi dei nuovi mutui erogati a febbraio alle famiglie per l'acquisto di abitazioni (comprensivi delle spese accessorie) superano la soglia del 4%. Se a gennaio avevano raggiunto il 3,95%, questo mese sono infatti saliti al 4,12%. Il tasso sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato invece al 9,88% (9,79% a gennaio).

Ritorno al 2012 -

 Un livello simile per i tassi sui nuovi mutui non si vedeva in Italia dalla metà del 2012: all'epoca era stato superato il 4% all'inizio dell'anno e poi il tasso era sceso nei mesi successivi, continuando poi a diminuire con l'avvio della politica della Bce di tassi a zero. A fine 2021 è arrivata la brusca inversione di tendenza, che ha fatto salire il costo del denaro fino agli attuali standard.

Unc: stangata da 159 euro in più al mese -

 L'Unione nazionale consumatori ritiene che il rialzo si tradurrà in una stangata da 159 euro in più al mese in media per le famiglie italiane rispetto a un anno fa. "Non solo in un mese soltanto i tassi salgono dal 3,95% al 4,12%, lo 0,17% in più, ma rispetto a febbraio 2022, quando erano a 1,85%, sono decollati del 2,27% - afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unc -. Considerando l'importo e la durata media di un mutuo, un rialzo dei tassi così consistente significa che la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, aumenta rispetto a un anno fa da 585 a 744 euro, con un rincaro pari a 159 euro al mese. Una mazzata annua per 1.908 euro".

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