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John Travolta, finisce all'asta il suo vestito de "La febbre del sabato sera" 

Il completo formato da giacca, gilet e pantaloni bianchi potrebbe valere fino a 200mila dollari

IPA

L'abito bianco di Tony Manero, interpretato da John Travolta nel film "La febbre del sabato sera", è uno dei costumi più iconici della storia del cinema. Il completo formato da giacca, gilet e pantaloni bianchi andrà all'asta in California tra il 22 e 23 aprile come parte della vendita Hollywood: Classic & Contemporary organizzata da Julien's Auctions. Secondo i promotori l'abito potrebbe raggiungere la cifra stimata di 200mila dollari.

L'asta  Nella descrizione dell'articolo sul sito della casa d'aste americana viene spiegato che l'abito in poliestere famoso in tutto il mondo e immediatamente riconoscibile (composto da tre pezzi singoli: giacca, gilet e pantaloni) indossato da Travolta mentre infiammava la pista da ballo al ritmo del grande successo dei Bee Gees "More Than a Woman" in uno dei momenti memorabili del film. Il completo del film che ha reso John Travolta una superstar, è un pezzo di punta della storia della cultura pop americana.

L'abito e la disco-music  L'abito bianco e il film stesso hanno contribuito a definire l'era della disco-music cementando la popolarità del genere per gli anni a venire. Le scene di danza sono diventate emblematiche del film e la colonna sonora rimane una delle più vendute della storia cinematografica. Nel 2010, la Library of Congress lo ha selezionato per far parte della National Film Registry grazie al suo valore storico e culturale

Il film  "La febbre del sabato sera" è uscito al cinema nel 1977. Ambientato nella New York livida degli anni Settanta racconta di Anthony Manero, detto Tony, 19enne italo-americano di Brooklyn, ragazzo impulsivo e superficiale, che di giorno lavora come commesso in un negozio di vernici e il sabato sera frequenta con il suo gruppo di amici una discoteca, la 2001 Odyssey. Il ballo diventa strumento di riscatto sociale e morale, mentre dietro lo sfavillio delle luci stroboscopiche resta l'amarezza di un ritratto giovanile crudo e disperato.

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