L'inviato di "Striscia la Notizia" Jimmy Ghione risponde ai sindacati FpCgil, CislFp, UilPa, Confsa-Unsa, Flp e Usb che in una nota scritta a nome dei dipendenti dell'Agenzia delle Entrate di Roma 6 – Eur (Torrino), accusano il tg satirico di averli sottoposti a una gogna mediatica per la recente inchiesta sul bar che non fa scontrini.
"Ma quale gogna mediatica! Striscia la Notizia ha semplicemente scoperto che all'interno dell’Agenzia delle Entrate, che dovrebbe essere emblema di legalità, c'è un bar che per anni non ha rilasciato scontrini fiscali", commenta l'inviato. "E ai sindacati che parlano di "attacco vergognoso" da parte nostra, rispondo che l'aggressione vigliacca l'abbiamo subita noi. Io e il mio cameraman", replica Ghione, facendo riferimento alle botte e alle minacce subite durante il primo servizio dell'inchiesta.
Nella nota si legge anche che, dopo l'accaduto, i dipendenti della sede dell'Agenzia delle Entrate di Roma 6 – Eur (Torrino) si sono sentiti "assediati dagli inviati del tg satirico". "Non hanno però paura di lavorare a stretto contatto con un barista violento, che addirittura un loro collega ha definito "potenziale stragista" e che è ancora al suo posto", conclude Jimmy Ghione.
L'inchiesta era nata il 21 marzo, quando dopo una prima denuncia del 2018 "Striscia la notizia" era tornata nella sede dell'Agenzia delle Entrate di Roma, riprendendo a più riprese il servizio offerto dal gestore del bar senza l'emissione di nessuno scontrino. Quando, però, l'inviato era andato nella struttura per chiedere spiegazioni, aveva subito un'immediata quanto violenta reazione dell'uomo. "Prendo il coltello e vi ammazzo", aveva inoltre commentato il barista rivolgendosi a Jimmy Ghione e al suo cameraman.
Sulla vicenda era quindi intervenuto il capo della comunicazione dell'Agenzia delle Entrate Sergio Mazzei, che aveva parlato di "fatto increscioso". Ma dopo aver garantito dei provvedimenti, il bar era rimasto aperto continuando l'attività con la medesima gestione.